NEWS. Il mercato immobiliare italiano è appetibile per gli stranieri? Sì, se diamo loro certezze…

Leggevo con amarezza e dispiacere proprio stamane il comunicato stampa della CGIA di Mestre relativamente all’incremento della tassazione sugli immobili in Italia e la conseguente diminuzione di valore…

Negli ultimi 5 anni la tassazione sulla casa in Italia è quasi raddoppiata,

mentre il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso del 15 per cento”

Dati che fanno rabbrividire e che, a mio avviso, sono destinati a non fermarsi …

Il settore immobiliare è in caduta libera e non vedo a breve possibilità che lo stesso inverta la rotta.

Come detto e scritto un’infinità di volte, l’investimento in immobili rappresenta da sempre per l’italiano la destinazione ideale dei risparmi ma, negli ultimi anni, anche questa certezza inizia a vacillare.

L’italiano guarda quindi oltre confine dove le modalità di acquisto sono quasi sempre più semplici ed economiche e i rendimenti più alti. Non si piegherebbe in altro modo il continuo aumento di italiani che investono in immobili all’estero (43.000 nel 2013 e previsione di 45.000 nel 2014).

Sono molti i paesi nel mondo che stanno soffrendo – o hanno sofferto – a causa della crisi immobiliare mondiale ma, forse , esiste in taluni casi la volontà di superarla con correttori adeguati (e non con l’aumento della pressione fiscale!) e, soprattutto, incentivando e favorendo alcuni comparti che possono dare ancora grosse soddisfazioni.

Spesso ciò che per qualche paese rappresenta una crisi per qualche altro rappresenta un’opportunità.

Qualche anno fa gli Stati Uniti – soprattutto lo stato della Florida – subì una delle peggiori crisi del settore del Real Estate di sempre. Si potevano acquisire bellissimi appartamenti a Miami dotati di ogni servizio al prezzo di un Box in un capoluogo di provincia italiano. Gli europei – che allora stavano meglio di adesso – dirottarono grossi investimenti in quella direzione.

I prezzi degli immobili erano molto bassi, le spese di acquisto anch’esse molto più basse che in Italia, i rendimenti da locazione buoni, l’imposizione fiscale certamente non bassa ma chiara e stabile.

Questo flusso – non solo europeo che sia chiaro – di capitali risollevò lentamente il settore fino a poter contare ora anche sul mercato interno.

Il nostro bel paese si trova ora a non poter certo contare sugli acquisti interni ma potrebbe – ancora a maggior titolo rispetto allo stato della Florida – puntare sugli investimenti immobiliari in entrata.

Anche questo è un dato sicuramente in crescita, ma decisamente sotto alla incredibile potenzialità del nostro paese che indubbiamente è – per storia, arte, moda, cucina, vino, mare, laghi, montagne e chi più ne ha più ne metta – il più bello del mondo!

Se esiste un sistema per tentare di rianimare in Italia l’agonizzante settore immobiliare è proprio puntare su questo!

Incentivare gli stranieri all’investimento immobiliare in Italia non significa solamente garantire una pizza buona, come scrissi proprio qui su Golf People, ma garantire loro tassazione chiara e costante nonché snellire e rendere meno costose le spese di acquisto.

Oggi, uno straniero che volesse acquistare una casa in Italia, si trova spesso di fronte a procedure, balzelli e imposizione fiscale assolutamente impensabili nel suo paese.

Ciò che manca nel nostro paese sono proprio le certezze: l’imposizione fiscale raddoppiata negli ultimi anni non è certo un bel biglietto da visita!

Al prossimo appuntamento

Gianluca Santacatterina

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