La scorsa settimana ho raggiunto a Miami – FL – dei clienti a loro volta provenienti da un viaggio di lavoro a New York.
Volendo gli stessi rilassarsi giocando a Golf, li ho accompagnati al Biltmore Hotel di Coral Glabes che dista 20 minuti d’auto da Miami e all’interno del quale si trova l’omonimo circolo golfistico tra i più antichi e prestigiosi dell’intera Florida.
Nell’attesa – ed essendo domenica – ho approfittato per consumare l’affascinante Brunch in compagnia dell’amico Federico Maria Ionta (Founder di First: The Real Estate, gruppo immobiliare attivo a Miami con il quale collaboriamo da molti anni) presso il giardino del Biltmore Hotel
Con Federico abbiamo avuto la possibilità di fare alcune riflessioni sul mercato immobiliare a Miami e dei motivi per cui – nonostante il pessimo momento che l’economia mondiale sta attraversando – riservi sempre piacevoli sorprese per gli investitori italiani e non solo.
Successivamente allo “scoppio” della bolla immobiliare statunitense – avvenuta negli anni 2006-2008 – i prezzi degli immobili hanno avuto una crescita continua e costante che – abbinata a certezza del diritto, fiscalità chiara e conveniente e cambio favorevole euro/dollaro – hanno garantito all’investitore rendita da locazione e da “capital gain”.
First:The Real Estate e’ stata l’azienda che ha introdotto e maggiormente promosso in Italia e in Europa questa tipologia di investimento,accompagnando centinaia di europei ad investire oltreoceano.
-Federico Maria Ionta, nel 2008,in piena crisi subprime quando tutti fuggivano dagli Usa e a Miami le case non valevano nulla,sostenevi che era quello il luogo dove investire.
A distanza di 5 anni,in effetti,possiamo dire che avevi ragione. Cosa vedi oggi in questa citta’?
5 anni fa sostenevo che era Miami il luogo dove investire perché i valori immobiliari della città erano troppo bassi rispetto al valore reale della location.
Oggi in pieno boom immobiliare,sostengo la stessa cosa.
Miami e’ in piena crescita,ma I valori sono ancora bassi rispetto a cio’ che merita una città come questa.
Miami è stata una delle città più colpite nell’era dei subprime e allo stesso tempo quella che ad oggi è riuscita a riprendersi con più forza e rapidità.
Tutte le zone della città sono in costante crescita. In particolar modo Miami Beach si sta spingendo verso quotazioni mai raggiunte fino ad ora.
Sono molti i fattori che hanno spinto Miami in cima alla vetta degli investimenti.
Rispetto a New York che ha un entry level di investimento per molti troppo elevata, Miami è una città con prezzi d’entrata abbordabili.
E’ la seconda città più gettonata degli Stati Uniti ma con valori immobiliari mediamente del 60% inferiori rispetto alla grande mela.
Miami rappresenta il punto di riferimento per sicurezza, cultura e qualità della vita per l’America Latina. Il clima caldo tutto l’anno, le bellissime spiagge, gli eventi culturali, il fashion e l’arte la rendono ancora più ambita e desiderata.
A tutto ciò si aggiunge lo sviluppo del “10 billion mile”.
Oltre 10 miliardi di dollari di investimenti per sviluppare il miglio di baia che congiunge Miami a Miami Beach con la realizzazione del Miami World Center, l’One Bayfront Plaza, l’ampliamento del Porto di Miami e la creazione di un tunnel sottomarino, il Resort World e decine di altre opere di pari importanza.
Tutto ciò fa prevedere un continuo aumento dei prezzi per i prossimi 3/4 anni che culmineranno con il termine delle opere che avverrà entro il 2020.
Nel 2008 ricordo bene,spingevi parecchio l’area di Brickell,il quartiere finanziario che in quegli anni tutti abbandonavano.
E ricordo altra aree,quella di downtown e midtwon,che 5 anni fa’ erano aree dove non c’era nulla,o apparantemente comunque non aree che stimolavano l’investimento.
Oggi cosa sono diventate ?
Brickell,e’ diventata la City di giorno e la sera si trasforma in un luogo di uscita, svago e divertimento.
I valori dei beni, rispetto al 2008 sono cresciuti mediamente del 60%.
Le più grandi catene alberghiere e I designer e gli architetti piùnoti al mondo stanno realizzando progetti importanti.
Downtown e Midtwon,da aree insicure e infrequentabili si sono trasformate nel nuovo tessuto urbano della città.
Queste aree hanno avuto una crescita di valori mediamente del 70% rispetto a 5 anni fa.
Chi ci ha ascoltato allora,ha fatto centro. Oggi continueranno a crescere, ma in maniera più lieve.
Hanno già dato le loro performance.
Federico,quindi se dovessi dare un consiglio,come allora,quali sono invece oggi le aree o le tipologie di beni sulle quali punteresti?
L’area dove investire oggi senza alcuna ombra di dubbio è l’Art Deco District di Miami Beach.
Anche qui siamo stati antesignani.
Nel 2008 abbiamo cominciato a comprare meravigliosi edifici d’epoca e li stiamo riportando alla luce e allo splendore di un tempo.
Allora non li voleva nessuno,a distanza di 5 anni,sono il prodotto piùrichiesto dagli Europei che vengono ad investire qui.
Per questo abbiamo creato i First Boutique Residence, una catena di edifici Art Deco, protetti dalle Belle Arti locali, building degli anni 20, 30 e 40, posizionati tutti a South Beach in location prestigiose. Un investimento che sta crescendo costantemente e che sta permettendo a centinaia di Europei di acquisire appartamenti,veri e propri pezzi di storia,a meno di 200.000 euro.
Per permettere a chiunque di comprare a Miami Beach, First: The Real Estate ha creato una seconda linea di prodotto, i “Piece Unique”, una selezione di appartamenti unici sempre in immobili Art Deco ma in questo caso meno contemporanei, recuperati lasciando intatto il fascino dell’epoca. E anche qui i fatti ci stanno dando ragione, valori in crescita e il sold-out è all’ordine del giorno.
Per queste 2 tipologie di beni, prevediamo una crescita del 40% nei prossimi 4 anni.
Al prossimo appuntamento.
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