Italiani popolo di santi, poeti, navigatori, artisti e…proprietari di immobili Crisi settore immobiliare: colpa dell’IMU?
Da qualche lustro la proprietà immobiliare rappresenta un pozzo dal quale attingere facilmente gettito fiscale e comparto, quello immobiliare, a cui dare la colpa di ogni crisi, disoccupazione e di vari altri mali.
Premettendo che – come operatore del settore – ogni introduzione di imposte a carico degli immobili non la vedo di buon occhio, va fatta una attenta valutazione e comparazione con altri paesi. L’Introduzione dell’IMU non coincide innanzi tutto – come tempistiche – con la diminuzione delle transazioni immobiliari residenziali e quindi è troppo scontato dare tutta la colpa all’imposta, nonostante la stessa abbia ulteriormente contratto la già scarsa fiducia degli italiani nel proprio Paese e di chi lo governa.
Mettendo il naso fuori dal nostro Paese, potremmo facilmente constatare che paesi tipo gli Stati Uniti o il Regno Unito subiscano oramai da molti anni una property tax ben superiore alla nostra. Negli USA la tassa di proprietà e’ pari quasi al 2% del valore dell’immobile (valore reale e non catastale!)
Noi italiani siamo soliti cercare scuse piuttosto che soluzioni.
Abbiamo mai sentito dire nessuno in campagna elettorale che se eletti avrebbero tolto la tassa di circolazione che paghiamo sulle automobili? Eppure, percentualmente rispetto al valore del bene, la tassa di circolazione e’ di gran lunga superiore all’IMU! Un’automobile usata cilindrata 2000 del valore di 15-20 mila euro paga un importo di tassa di circolazione pari circa all’IMU che grava su un appartamento di euro 200.000.
Eppure nessuno si lamenta…siamo veramente strani noi italiani… La casa e’ sempre più terreno di scontro o di promesse elettorali proprio perché per antonomasia all’italiano piace comprare immobili. Questa passione infatti, dati alla mano, soffre di una frenata brusca in Italia, ma di notevole vitalità con gli acquisti oltre confine da parte di italiani. Tornando invece al quesito iniziale risulta fin troppo facile addossare all’Imu tutte le colpe anche se così non è considerati, come ho detto sopra, i diversi tempi di applicazione.
Sempre secondo dati recenti quasi l’80 % degli italiani possiede casa e quindi a chi possiamo ancora venderle?
I giovani si sposano o vanno a convivere sempre più tardi, famiglie numerose sempre meno, occupazione in caduta libera, separati che tornano da mamma’, immigrazione in diminuzione per l’assenza di lavoro, stop nell’erogazione dei mutui, prezzi delle abitazioni che avevano oramai raggiunto prezzi assolutamente ingiustificati e un potere di acquisto dell’euro oramai in caduta libera… Forse tutte queste motivazioni – che raramente vengono collegate al settore immobiliare – sono le vere cause del congelamento delle transazioni.
La disparità tra offerta e domanda reale e’ sotto agli occhi di tutti.
Sono assolutamente convinto che se anche domattina l’IMU venisse tolta non avremmo importanti scossoni nel settore. Sarebbe invece importante poter piuttosto fare chiarezza sulle altre tasse e imposte che pesano sull’immobile ed una politica atta a stimolare proprietari ad affittare e inquilini a prendere in locazione.
Detrazione Fiscale su tutte le spese inerenti l’abitazione sarebbe un altro importante passo e nel contempo risulterebbe una importante mossa per combattere l’evasione fiscale.
Anche in questo senso possiamo prendere il buon esempio da altri Paesi.
Visto che siamo un popolo di proprietari di immobili consiglio a chi ci governa di incentivare il comparto anziché decapitarlo. Accetto con piacere commenti alle mie – probabilmente scomode e impopolari – considerazioni.
Al prossimo appuntamento.
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