Investimento mobiliare o im-mobiliare ?
Quando parliamo di investimenti immobiliari all’estero, spesso la differenza tra investimento mobiliare o immobiliare non è così marcata.
Da molti anni provo a far capire ai miei collaboratori ed ai potenziali clienti che ci si può avvicinare all’acquisto di un immobile all’estero considerandolo a tutti gli effetti come un investimento in titoli, fondi di investimento o titoli di stato.
Per noi italiani – molto più che in altri Paesi del mondo – l’investimento nel mattone è stato considerato l’investimento per eccellenza soprattutto perché – un tempo – si aveva ottima redditività da locazione, era qualcosa di tangibile e lo si poteva tramandare ai figli.
L’italiano solamente negli ultimi anni “ha digerito” la possibilità di acquistare un immobile non quotidianamente visibile e verificabile o – caso sempre più diffuso – l’acquisto dello stesso senza averlo visto.
Quando un consulente finanziario o il funzionario della nostra banca ci propone l’investimento in azioni, titoli o fondi di investimento non andiamo a verificare bilanci dell’azienda o stato di manutenzione del capannone della stessa… altrettanto molti fanno quando acquistano un immobile all’estero senza averlo visto: comprano di fatto la posizione, la serietà del costruttore, la redditività e il potenziale incremento del valore dell’immobile.
Quindi, di fatto, pur acquistando un immobile, l’investimento diventa a tutti gli effetti “mobiliare” con considerazioni di redditività che faremmo nell’approcciarci all’investimento di cui sopra propostoci dalla nostra banca.
Non saremo più vincolati, in fase di acquisto, solamente da grado di rifinitura, superficie, colore delle pareti o tipo di piastrelle, ma valuteremo piuttosto la distanza dal mare, la vista, il contesto all’interno del quale si trova l’appartamento o la villa, i servizi del resort, richiesta di locazione ecc.
Resta inteso, come scrivo sempre, che l’investimento va fatto valutando attentamente una serie di fattori legati al Paese e soprattutto allo sviluppatore
Oramai in Italia – dati ufficiali e non mie considerazioni che sarebbero di parte – l’investimento in residenziale da mettere a reddito rende annualmente tra 1,5 e il 2% netto del valore dell’immobile.
Vorrei poter scrivere della componente relativa all’incremento del valore dell’immobile ma, purtroppo, sono sempre più convinto che i prezzi saranno destinanti a scendere ancora di molto.
Le proiezioni – o meglio i dati pubblicati quasi quotidianamente da autorevolissime testate (si leggano i post che pubblico sul mio Blog http://immobiliallestero.blogspot.it/ ) danno i mercati immobiliari esteri in continuo movimento e crescita in controtendenza con quello italiano.
I motivi sono sempre gli stessi: minore pressione fiscale e maggior chiarezza, maggiore redditività dovuta al fatto che si posso locare per 12 mesi l’anno e il prezzo di acquisto è molto più basso rispetto a quelli italiani e, non da ultimo, la crescente sfiducia nel nostro paese.
Grazie per l’appunto al basso prezzo di acquisto e alla possibilità di affittare l’immobile 12 mesi l’anno le redditività si assestano tra il 5 e il 10%. Come scrivevo in un altro mio intervento queste redditività non sono promesse future su interventi in costruzione, ma realtà esistenti da anni e consolidate: basta solo saperle trovare…!
Al prossimo appuntamento
mob ph +39 348.4513200 gsantacatterina@me.com