La fortuna nell’immobiliare esiste: basta meritarsela e andarsela a cercare.
Nel dicembre dell’anno 1997 un imprenditore edile brianzolo decide di passare il Capodanno in Repubblica Dominicana.
Si reca in agenzia e prenota il classico pacchetto “all inclusive” di due settimane.
La prima settimana di soggiorno passa velocemente tra un balletto, un bagno in mare e gli animatori del villaggio fin troppo coinvolgenti.
Non smentendo però la tradizione sull’operosità brianzola, decide di noleggiarsi un’auto per vedere cosa c’è “all’esterno del villaggio”.
Il nostro amico rimane letteralmente folgorato dalla bellezza del luogo: spiagge bianche, palmeti, mare azzurro caraibico, un clima meraviglioso anche a dicembre e il sorriso sempre presente nel viso della gente del posto. Percorre l’isola da nord a sud e da est a ovest.
La lampadina si è ormai accesa e quindi, prima di ritornarsene in Italia, acquista un piccolo lotto di terreno dove in seguito avrebbe costruito la sua villetta con piscina.
Poiché “l’appetito vien mangiando” nei successivi viaggi, necessari per seguire i lavori di costruzione di quella destinata a diventare il buen retiro nei giorni della pensione, trasforma in business l’amore per il paese caraibico trasferendo il proprio know how oltre oceano.
Da uomo prudente quale è, inizia sviluppando piccoli interventi, ovvero costruendo e rivendendo a clienti e amici italiani le villette o gli appartamenti all’interno di piccoli residence.
Le operazioni vanno molto bene tant’è che lo stesso trascorre lunghi periodi in Repubblica Dominicana trasferendo al figlio le redini dell’impresa edile italiana.
Nel 2001 il triste attentato alle Torri Gemelle rallenta il flusso di turisti e investitori nelle Americhe. Decide quindi di sospendere momentaneamente gli interventi immobiliari e si concentra piuttosto sull’acquisto di terreni ben ubicati e dall’alto potenziale di sviluppo turistico.
Dimenticati i tristi fatti del 2001, ricomincia con le proprie operazioni ampliando poi il ventaglio di clienti lavorando molto con acquirenti statunitensi, sviluppando operazioni sui terreni acquistati durante la recessione post Torri Gemelle.
Nel 2007-2008 i clienti americani vengono a mancare a causa della travolgente crisi del settore immobiliare e quindi l’imprenditore, senza scoraggiarsi, torna ad investire nei terreni: zero costi di mantenimento e, se con attenzione e lungimiranza scelti, dalla potenzialità di incremento di valore altissima.
Fra i vari lotti ne acquista uno a Puerto Plata – nord dell’isola – fronte mare di 13 mila metri quadrati.
Non avendo la necessità di farlo rendere subito e subodorando il periodo non certo favorevole per le vendite, decide di non iniziare nessuna operazione.
Questa decisione si rivela essere la sua grande fortuna: il Governo Dominicano – all’interno di un piano di sviluppo turistico – aumenta esponenzialmente gli indici di edificabilità permettendo la costruzione di 147.000 Metri Cubi e di ben 7 piani fuori terra più interrati per complessiva superficie commerciale di mq. 50.000.
Il Governo Dominicano ha inoltre già autorizzato l’utilizzo ad uso esclusivo della spiaggia antistante.
Che bel colpo di…fortuna direte voi…
Si, in effetti, e’ in parte vero. Ma solo in parte.
A Puerto Plata c’è uno dei 4 aeroporti internazionali dell’isola, il che garantisce un flusso turistico costante da ogni parte del mondo.
A poca distanza dal lotto di terreno era prevista, quando il nostro amico acquistò, la costruzione del terminal di arrivo delle navi da crociera… i lavori inizieranno dopo l’estate.
Il nostro “fortunato amico” sta ora trattando la cessione del terreno con importantissimi gruppi alberghieri notando con piacere l’interesse per l’area ma, soprattutto, l’impennata del valore dello stesso.
Nella sua villetta con piscina in Repubblica Dominicana vaglia con orgoglio le offerte.
La fortuna nell’immobiliare esiste: basta meritarsela e andarsela a cercare !
Al prossimo appuntamento
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