Buongiorno a tutti,
il giorno 17 aprile 2013 si è tenuta a Milano una tavola rotonda dal titolo “quo vadis casa?” alla quale ho avuto il privilegio di partecipare.
L’idea di organizzare l’importante riunione e’ stata del Centro Studi di idealista.it (n. 1 in Spagna e secondo in Italia tra i portali di annunci online nel settore real estate).
La volontà di idealista.it è creare un circolo confidenziale tra esperti della filiera real estate per discutere liberamente di questioni riguardanti il settore.
Ieri – coordinati da Daniele Montero e Vincenzo De Tommaso di idealista.it, Stefano Magnolfi di CRIF, Matteo Pedretti di Osmi, Marco Dettori direttore della Borsa Immobiliare di Milano, Ezio Bruna economista dell’Università di Torino e attivo nel settore investimenti immobiliari, i giornalisti Gino Pagliuca del Corriere della Sera e Paola Dezza del Sole 24 Ore, Gianluca CEO di Luxury and Tourism, Andrea Guarise de Linkiesta, Roberto Trevisio di Viager, Fernando Encinar cofondatore e capo ufficio studi di Idealista, Luca Dondi di Nomisma e Giuliano Olivati Presidente Fiaip Bergamo e direttore dell’Osservatorio immobiliare omonimo – hanno condiviso idee, analisi e sentori relativamente al settore immobiliare italiano.
Vi specifico di seguito schematicamente gli argomenti emersi, le relative conclusioni e i veri interrogativi:
Calo dei prezzi: a fronte di una ormai conclamata e confermata diminuzione delle vendite, ci siamo chiesti se tale diminuzione si sarebbe poi pesantemente riversata sulla diminuzione dei prezzi degli immobili in Italia. In assoluto questo – tra gli argomenti trattati – e’ stato quello che ha occupato la maggior parte del tempo della tavola rotonda.
Alcuni partecipanti hanno ritenuto che i prezzi non fossero ancora “crollati…”. Alcuni altri hanno invece confermato che il calo importante ci sia stato ma, i dati in possesso o analizzati dagli istituti, lo abbiamo evidenziato in maniera non reale.
Personalmente ritengo – portando la mia personale esperienza e confrontandomi con quanto già successo all’estero – che i prezzi degli immobili in Italia non abbiano ancora subito un considerevole calo e che, anzi, dovrà necessariamente accadere.
Il vero interrogativo e’ se a fronte di un pesante deprezzamento degli immobili vi sarà una ripresa del settore…?
Temiamo tutti di no in quanto sono venute a mancare di fatto le categorie di acquirenti in grado di assorbire una grande offerta immobiliare.
Banche/credito: le banche giocheranno un ruolo determinante per le future dinamiche del settore immobiliare. La mancata erogazione di mutui – anche questi dati sono stati nei giorni scorsi evidenziati dai media – ha di fatto bloccato le vendite.
Ci siamo però chiesti cosa sarà delle sempre in aumento situazioni di sofferenza (incapacità da parte di famiglie e aziende di far fronte alle rate dei mutui sottoscritti). Si è parlato di “bad company”, di attesa da parte delle banche, di interventi di stato… Cosa succederà non è possibile saperlo ora ma con sicurezza condizionerà il mercato futuro.
Trend di mercato: siamo stati concordi tutti nel sostenere che anche una diminuzione importante dei valori ed una eventuale diminuzione della pressione fiscale sugli immobili non saranno in grado di risollevare a breve il settore e di assorbire la grande quantità di immobili invenduti.
Soluzioni anti crisi messe in campo dagli operatori: la mancanza di accesso al credito ha fatto nascere delle nuove forme di possesso o utilizzo degli immobili quale cessione della nuda proprietà, vendita del diritto di usufrutto, locazione di vani…investimenti immobiliari all’estero.
Tutte situazioni che oggi rappresentano una percentuale veramente bassa che però – in assenza di forte cambiamenti – sono destinate a salire.
Rimango a completa disposizione sul mio blog immobili all’estero (http://immobiliallestero.blogspot.it/) per approfondimenti e commenti.
A presto.
mob ph +39 348.4513200 gsantacatterina@me.com