L’italiana Imperial Fashion, a cui fanno capo le collezioni fast fashion Imperial e Please, rafforza la sua presenza internazionale. “La strategia messa in atto ci sta consentendo di sfruttare al massimo le potenzialità dei nostri brand”, ha commentato il presidente e fondatore Adriano Aere. “Ad oggi abbiamo portato la percentuale del fatturato sviluppata dall’export dal 40% del 2011 al 50% del 2012, intensificando in questo modo la penetrazione sui mercati esteri e trasformando Imperial in una realtà sempre più internazionale”.
Imperial France, filiale aperta nel marzo di quest’anno, prevede di chiudere l’anno in corso a 3 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere i 10 milioni entro il 2015. Il centro distributivo portoghese, a distanza di due anni dall’apertura, sviluppa invece un fatturato annuo di 2 milioni, in crescita del 15%. Nel vecchio continente risultano a segno più anche Olanda, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, senza dimenticare le Repubbliche dell’ex Unione Sovietica, che assorbono il 15% del fatturato totale di Imperial. Sul fronte asiatico, la showroom di Hong Kong, archiviato il 2011 con un fatturato di 4 milioni di euro, ha una prospettiva di crescita per il 2012 del 30%. L’azienda ha poi aperto l’Imperial Shop Changsha presso il Friendship Mall di Shenyang in Cina.