Azionario: BUY su ENI, FIAT, INTESA
Lunedì 24 Settembre 2012
Nonostante l’evidente fase di incertezza e lateralità che sta interessando i principali mercati azionari, alle prese con una prolungata “fase digestiva” dopo l’exploit estivo, abbiamo deciso di aumentare la nostra esposizione sul mercato azionario italiano, portandoci al 50% grazie all’ingresso in posizione di ENI, FIAT e INTESA SANPAOLO.
Come promesso ai nostri utenti, alla segnalazione operativa prontamente pubblicata sul nostro sito lunedì mattina, segue una giustificazione tecnico-grafica che speriamo si riveli corretta.
In primis balza agli occhi la chairezza grafica del titolo INTESA SAN PAOLO, notoriamente molto performante se si riesce ad intervenire sin dalle fasi iniziali di un potenziale recupero.
INTESA SAN PAOLO – su tenuta supporto dinamico BUY LONG 1.254
Come visibile sul grafico a margine, la segnalazione long trova giustificazione nella tenuta della trendline di supporto dinamico in essere da diversi mesi supportata anche da una evidente divergenza rialzista.
Operativamente siamo entrati long in area 1.2540, con primo target a 1.32 e successivo a 1.40 punti. Stop-loss ferreo in caso di chiusura sotto area 1.2380.
FIAT – su tenuta supporto dinamico BUY LONG 4.498
Anche su FIAT è la tenuta del supporto dinamico di medio ad aver provocato il nostro intervento in acquisto. Ancora una volta il rapporto rischio/rendimento è ideale, con un nuovo test di area 5.00 che sembra essere un target alla portata e con lo stop-loss sotto area 4.30 da seguire scrupolosamente.
In conclusione, notiamo cenni di positività anche da altre variabili notoriamente connesse ai metrcati azioanri, quali il recupero in atto da parte dell’euro e il deciso risveglio delle commodity currencies. Anche il Bund sembra pronto a tirare il fiato, dando maggiore solidità allo scenario che ci vede decisamente positivi su Piazza Affari per i prossimi mesi.
Accumulare sulla debolezza sembra la regola per i mesi a venire, salvo sconvolgimenti politoco-economici che, grazie alle nostre strutture automatizzate, non ci coglierebebro comunque di sorpresa.
Pietro Paciello
Asset Manager & Chief Analyst