Taglia il traguardo della sua ventisettesima edizione il Premio Giuseppe Dessì: da martedì 18 a domenica 23 settembre ritorna l’annuale appuntamento di fine estate con il concorso letterario intitolato al grande scrittore sardo, nato a Cagliari il 7 agosto del 1909 e scomparso a Roma nel 1977.
Cornice della manifestazione, come sempre, è Villacidro, il centro del Medio Campidano dove l’autore del romanzo Paese d’ombre (Premio Strega nel 1972) trascorse l’adolescenza e dove oggi ha sede la fondazione a suo nome, attiva nello studio e nella divulgazione dell’opera di Dessì, oltre che nell’organizzazione del Premio. La formula della sei giorni culturale è quella consueta: incontri letterari, spettacoli e mostre compongono un ricco cartellone di eventi e iniziative in compagnia di ospiti come Milena Vukotic, Lella Costa, Simone Cristicchi, Luca Telese, Massimiliano Verga, Fabio Genovesi, fra gli altri, che culminerà, domenica 23, con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori. I sei finalisti , tre per ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio Dessì, sono stati selezionati tra le 428 opere pervenute (275 per la narrativa, 153 per la poesia) dai principali editori italiani: Mondadori, Einaudi, Sellerio, Rizzoli, Feltrinelli, Nottetempo, Minimum Fax, Marcos y Marcos, Garzanti, Sellerio, solo per citarne alcuni. Presieduta da Anna Dolfi (eminente italianista dell’Università di Firenze e tra le massime studiose dell’opera di Dessì) e composta da Mario Baudino, Massimo Onofri, Stefano Salis, Giancarlo Pontiggia, Duilio Caocci, Evanghelia Stead, Giuseppe Langella, oltre che dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras, la giuria ha individuato come finalisti della sezione Narrativa Edoardo Albinati con Vita e morte di un ingegnere (edito da Mondadori), Sandro Bonvissuto con Dentro (Einaudi) e Salvatore Silvano Nigro con Il Principe fulvo (Sellerio). Fabrizio Bajec con Entrare nel vuoto (Con-Fine Editore), Alessandro Ceni con Parlare chiuso: tutte le poesie (Puntoacapo Editrice) e Gilberto Isella con Mappe in controluce (Book Editore) sono invece i finalisti della sezione Poesia. Saranno dunque due di questi autori, uno per ciascuna categoria, ad aggiungere il proprio nome all’albo d’oro del concorso letterario, dove già compaiono quelli di grandi scrittori e poeti come Laura Pariani, Maria Luisa Spaziani, Marcello Fois, Elio Pecora, Alda Merini, Andrea Vitali, Fabio Pusterla, Michela Murgia, oltra a Niccolò Ammaniti e Eugenio De Signoribus, vincitori l’anno scorso rispettivamente con il romanzo Io e te e con la raccolta Trinità dell’esodo (Garzanti). In palio, con l’alloro del ventisettesimo Premio Dessì, ci sono cinquemila euro per i primi classificati (e millecinquecento per ciascun finalista). Oltre alle due categorie strettamente letterarie, c’è il “Premio speciale della Giuria” (con una dotazione anche in questo caso di cinquemila euro), che viene assegnato ogni anno a una figura di spicco della scena pubblica e culturale nazionale. Dopo essere andato, nelle passate edizioni, a personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela e Ascanio Celestini, stavolta la giuria ha scelto Mogol, al secolo Giulio Rapetti Mogol, il “paroliere” più famoso della musica italiana, autore di tante canzoni indimenticabili, come quelle nate dal suo storico sodalizio artistico con Lucio Battisti. Mogol sarà l’ospite d’onore, domenica 23 alle 18 nella centrale Piazza Municipio, della cerimonia in cui verranno svelati i nomi dei vincitori delle sezioni Narrativa e Poesia. La serata, condotta anche quest’anno dalla giornalista televisiva Paola Saluzzi e arricchita dall’esibizione di Cordas et Cannas, una delle formazioni più longeve di quella scena musicale sarda che si muove fra tradizione e innovazione, sarà il culmine della densa settimana villacidrese. Il cartellone di appuntamenti del ventisettesimo Premio Dessì comincia martedì 18 settembre con l’inaugurazione di due esposizioni: alle 18, al Caffè letterario, apre i battenti “Scripsi, legisti, vici”, una mostra antologica che, attraverso fotografie, testi premiati e video, compie un excursus sulla lunga storia del concorso letterario; alle 19, al Mulino Cadoni, c’è invece il vernissage di “Un gioco delle parti”, allestimento dedicato al Dessì pittore e al suo legame creativo e di profonda amicizia con un’icona dell’arte sarda del novecento, Maria Lai. Per chiudere la prima giornata, ritorna a Villacidro Lella Costa, che due anni fa aveva accompagnato qui Paolo Fresu nella presentazione del libro del trombettista “Musica dentro”. Stavolta l’attrice milanese sale sul palco di Casa Dessì (la dimora villacidrese dello scrittore, oggi sede della Fondazione a lui intitolata, che sarà epicentro della maggior parte degli eventi in programma) per proporre al pubblico, con inizio alle 21, “Femminile singolare. Vedi alla voce poetessa”: uno spettacolo dai forti rimandi letterari dedicato a grandi poetesse, da Emily Dickinson ad Amelia Rosselli e Cristina Campo, passando per Margherita Guidacci e Carmen Martìn Gaite, fino a Sylvia Plath e Kate Clancy. L’indomani, mercoledì 19 settembre, alle 21, Casa Dessì accoglie invece Simone Cristicchi, sensibile cantautore, disegnatore e scrittore romano, che presenta a Villacidro alcuni dei 57 racconti che compongono Mio nonno è morto in guerra, il suo libro uscito per Mondadori all’inizio di quest’anno. Le storie, ambientate durante i durissimi anni del secondo conflitto mondiale, saranno raccontate al pubblico dallo stesso autore, in un reading in cui Cristicchi verrà accompagnato dal pianista Riccardo Ciaramellari. Luca Telese è il protagonista della serata di giovedì 20 settembre. Il noto giornalista (cagliaritano di nascita), che ha recentemente avviato una nuova avventura con il quotidiano online Pubblico, presenta alle 18 nel cortile di Casa Dessì il suo ultimo libro-inchiesta, Gioventù, amore e rabbia (Sperling & Kupfer), dedicato alla condizione dei giovani nell’Italia di oggi: all’incontro, condotto dal giornalista Giomaria Bellu, parteciperà il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. A seguire – a partire dalle 21.30 nel Salone di Via Asproni – va in scena lo spettacolo “Alle prove con Pirandello” dell’Università della Terza Età. Ricchissima la giornata di venerdì 21: nel pomeriggio, la centrale piazza Zampillo ospita due incontri letterari. Alle 17.30 lo scrittore Massimiliano Verga presenta il suo romanzo “Zigulì” (Mondadori) insieme alla giornalista Egidiangela Sechi e alla criminologa Cristina Cabras. Alle 19.30 tocca a Fabio Genovesi e al suo “Versilia Rock City” (Transeuropa Edizioni), in una chiacchierata guidata dall’attore Marco Camboni. La chiusura di serata è affidata invece al teatro dei Cada Die che – alle 21.30 a Casa Dessì – mette in scena “Arcipelaghi”, un pezzo forte del repertorio della compagnia cagliaritana, tratto dall’omonimo romanzo di Maria Giacobbe e interpretato da Pierpaolo Piludu e Alessandro Lay (che ne cura anche la regia). Sabato 22 – alla vigilia del gran finale – il premio Dessì vive un’altra giornata particolarmente significativa. Di mattina, alle 10 al Mulino Cadoni, l’appuntamento è con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Dessì, istituito nel 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Sarà l’occasione per fare il punto sull’attività editoriale sviluppata dall’organismo nel ricordo dello scrittore sardo, sfociata recentemente nella pubblicazione di alcuni titoli di Dessì all’estero: è il caso di San Silvano, pubblicato in Svezia e Ucraina, e de Il disertore, di prossima uscita in Spagna e in Lituania. In Italia, intanto, vedrà a breve la luce la pubblicazione per l’editore Bulzoni di Dessì tra traduzioni e edizioni: un saggio che, grazie al lavoro sinergico di numerosi studiosi, traccia un quadro della diffusione dell’opera dessiana nei diversi paesi del Vecchio Continente. Con la presidente del Comitato Anna Dolfi, ne parleranno Costanza Chimirri, Oleksandra Rekut e Giulio Vannucci. Nel pomeriggio, alle 18.30 a Casa Dessì, arriva il momento di Milena Vukotic. Nata a Roma da padre jugoslavo e madre italiana, l’attrice ha attraversato il cinema italiano ed europeo dai primi anni Sessanta ad oggi. Una lunga e fortunata carriera iniziata nel 1958 con “La carne è debole” e passata attraverso le interpretazioni per registi come Fellini, Scola, Monicelli, Festa Campanile, Loy, Lattuada, Risi, Bolognini, Damiani, Zeffirelli e Luis Buñuel (ne “Il fascino discreto della borghesia” e “Quell’oscuro oggetto del desiderio”). Indimenticabile il personaggio di Pina, la moglie del ragionier Ugo Fantozzi da lei interpretata e plasmata in numerosi titoli della saga creata da Paolo Villaggio. Milena Vukotic ha sempre affiancato le prove cinematografiche al teatro, lavorando con la grande Rina Morelli, Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau. Una ricca biografia personale e artistica che sarà oggetto di una chiacchierata con l’attrice e suo marito, lo storico del cinema Alfredo Baldi, al termine della quale verrà proiettato “Venga a prendere il caffè da noi”, il film di Alberto Lattuada interpretato dalla Vukotic nel 1970 insieme a Ugo Tognazzi. “Quelli che il premio” è invece l’appuntamento che – secondo una tradizione che si rinnova anche in questa edizione – precede di poche ore la cerimonia di premiazione del Premio Dessì: domenica mattina (23 settembre), alle 10.30 al Mulino Cadoni, i finalisti del concorso, insieme ai giornalisti Teresa Piredda, Gianni Zanata e Carlo Manca, condivideranno con il pubblico emozioni e speranze poco prima del “momento della verità”, la cerimonia serale che svelerà i vincitori di questa ventisettesima edizione. Come sempre il premio Dessì non dimentica i più giovani. Ecco così un cartellone di appuntamenti dedicati ai ragazzi che si apre mercoledì 19 alle 17 in Piazza Lavatoio con “Rendez-vous comique” della compagnia Antas Teatro, interpretata da Raimonda Mercurio e Stefano Farris. Giovedì 20 alle 17, sempre in Piazza Lavatoio, tocca invece a “Manovella Circus”, con le marionette di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, per una produzione Teatro Tages. Sabato 22 alle 17 al Mulino Cadoni è il turno di “Il silenzio delle storie”, spettacolo che unisce vari stili teatrali con un denominatore comune: l’espressione corporea del mimo Franco Fais, in arte Monsieur Bubè. Nelle giornate di mercoledì 19, giovedì 20 e venerdì 21 sono anche in programma altri momenti di animazione per i bambini, a cura delle associazioni Spettacolanimando, Studiodrama e Educanimare. Il Premio Letterario Giuseppe Dessì è organizzato con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione), del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Amministrazione Provinciale del Medio Campidano, del Comune di Villacidro e del Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano – Villacidro e della Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi.