L’alta Valtellina ancora una volta palestra per la rifinitura della preparazione in vista del più importante degli impegni sportivi: le Olimpiadi. Ed è proprio a Livigno che nasce il sogno olimpico di ciclisti, biker, marciatori e canottieri.
È tempo di rifinitura degli allenamenti, il periodo che per molti atleti rappresenta un momento delicato. I giochi olimpici di Londra 2012 iniziano tra meno di due settimane e per gli atleti di numerose discipline, questi sono giorni importanti per l’affinamento della preparazione. Ed è così che Livigno, con i suoi 1.816 metri di quota, si appresta a diventare il trampolino di lancio per un nutrito gruppo di atleti, non solo italiani.
Sin dalla comparsa della prima mountain bike, oltre vent’anni fa, il paese dell’alta Valtellina ha accolto a braccia aperte i primi interpreti delle “ruote grasse” e anche in questi giorni i sentieri intorno a Livigno sono frequentati da numerosi biker che vedremo impegnati sul circuito olimpico di Hadleigh Farm, a 50 chilometri a est di Londra.
A guidare la pattuglia fino al 18 luglio sono Marco Aurelio Fontana e Gerhard Kerschbaumer a cui si è aggiunta Eva Lechner: i tre convocati dal Direttore Tecnico Huber Pallhuber pedalano al fianco di Michele Casagrande, Tony Longo e Serena Calvetti. Giunta a Livigno anche la biolimpionica Paola Pezzo che proprio da qui partì nel 1996 e nel 2000 alla conquista dell’oro di Atlanta e Sydney, e che ora è collaboratrice di Pallhuber per la mountain bike femminile. In questi giorni, i biker azzurri incrociano molto spesso quelli di altre nazionalità come la norvegese Gunn-Rita Dhale (medaglia d’oro ad Atene 2004) e la nazionale polacca Maja Wloszowska che a Livigno vinse l’argento mondiale nel 2005. Oltre alla nazionale italiana di Mountain Bike, anche alcuni componenti del team tedesco.
E per restare in tema di due ruote, Dino Salvoldi ha scelto Livigno per la preparazione in quota di Monia Baccaille, Tatiana Guderzo e Valentina Carretta che saranno impegnate sulle strade londinesi il 29 luglio. Tra gli uomini è presente a Livigno il giovane Matteo Trentin che esordirà alle Olimpiadi sabato 28 luglio.
Non solo ciclismo, perché Livigno è anche meta di nomi dell’atletica leggera come Elisa Rigaudo che, agli ordini di Sandro Damilano, sta trascorrendo un periodo di preparazione in altura di quattro settimane, al fianco di altri azzurri e di un gruppo di atleti cinesi.
E ancora. Si sta concludendo il raduno preolimpico della nazionale italiana di canottaggio che ha visto allenarsi atleti di diversi equipaggi convocati dal Commissario Tecnico Beppe De Capua: Luca Agamennoni, Vincenzo Capelli, Lorenzo Carboncini, Francesco Fossi, Pierpaolo Frattini, Rossano Galtarossa, Niccolò Mornati, Mario Paonessa, Paolo Perino, Simone Raineri, Matteo Stefanini e Simone Venier.
Livigno dunque una vera palestra olimpica: in questa valle atleti di numerose discipline sportive trovano le condizioni ideali per allenarsi. Un villaggio sportivo dove, oltre alla quota che sfiora i 2000 metri, possono svolgere allenamenti specifici per poi riposarsi in quel clima di relax e “divertimento” che spesso gli atleti ricercano, senza disdegnare la buona cucina e la calda accoglienza.