Titolo: “L’Occupazione della Bellezza”.
Autori: Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi.
Luogo: Seravezza (Lucca). Centro storico-Area Villa Medicea.
Periodo: 21 luglio 2012-31 gennaio 2013.
Inaugurazione: 21 luglio 2012, ore 18,00 presso Palazzo Mediceo.
Organizzazione: Fondazione “Terre Medicee”-Seravezza (Lucca).
Collaborazione: Comitato Archivio artistico-documentario Gierut
Evento espositivo e cura del catalogo: Lodovico Gierut, critico d’arte e scrittore.
Note: Esposizione di opere monumentali. La mostra d’arte è arricchita da una serie di sculture e di dipinti di piccole e medie dimensioni posizionate all’interno di vari locali di fruizione pubblica del territorio comunale di Seravezza (Associazioni, Bar, Alberghi), mentre presso il Duomo dei SS. Lorenzo e Barbara è collocata – tra l’altro – una Croce scultorea connessa alla Via Crucis. Onde accrescere e valorizzare il territorio apuo-versiliese e la sua fruizione turistica/culturale, altre sculture di Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi sono visibili pure a Pietrasanta (Area “Open One”-Via Aurelia Km 365,700), Camaiore (Fraz. Gombitelli), Montignoso (Via dell’Arte e Cinquale), Stazzema (Fr. Ponte Stazzemese).
Info: www.terremedicee.it segreteria@terremedicee.it lodovico@gierut.it
Testimonianza
“Abituati a conoscere l’uomo per poi scrivere e parlare dell’Opera dell’artista, credendo fermamente che è essenziale per ciascuno non adagiarsi sulla manieristica ripetitività, in Giuseppe Bartolozzi e in Clara Tesi ammiriamo un tutto portato avanti passo dopo passo con schiettezza e passione, tanto che se andiamo a guardare le varie serie dedicate agli Angeli, ai Colloqui o alle Fontane, balza agli occhi un’esigenza di assoluto raggiunta e qualificata dalle parti portate in essere curando sempre il particolare.
Il pensiero interviene prima e durante la caratterizzazione di ogni scultura (china, inchiostro, pastello…), mentre in stretta successione l’espressività arcaica si svela completamente, illuminata com’è da costruzioni atemporali mediterranee misteriosamente inquietanti.
Anch’essi, come molti di noi, si chiedono chi siamo e da dove veniamo, unendo antichi dei ed eroi ben visibili o di cui si intuisce la presenza, a entità ‘altre’ pensate e immesse in uno spazio/orizzonte gestito con la cultura di un tempo dilatato, ma facendo attenzione al riferimento ambientale – la collocazione definitiva – gestito in piena convergenza di sensi.
Le maggiori opere di Bartolozzi/Tesi, concretate durante le loro generose e inesauste “quattro stagioni” grazie a concetti monumentali difficilmente riscontrabili nella maggior parte degli odierni scultori (non è detto che la scultura di grandi dimensioni abbia sempre il pregio monumentale), si accendono così con un’impronta energica e dolce al contempo, tanto che le forme modellate in creta o in marmo o in bronzo, ci dicono di un’energia pulsante, acqua vitale ricca di comunicazione.
Se in loro la radice primaria è la cultura del lavoro, non c’è da stupirsi di più interventi da parte della critica e di giornalisti e d’altri che ne hanno lodato (è una costante!) la fascinosa traccia scultorea ove la cromia stessa è impregnata di stesure pittoriche riflettenti una pluridecennale costante frequentazione.
I due artisti toscani hanno deciso ormai da qualche anno di risiedere in quel di Montignoso, luogo ben noto per essere stato l’obbligato sentiero di passaggio tra la Versilia e la Lunigiana (la Via Francigena) per folle aduse alla santità come all’irriverenza, alla costruzione e alla preda, e da dove s’irraggiano quei fili forti dell’Arte che li vede riservati ed equilibrati e vivi protagonisti.
Essi sono oggi sulla scia del non tempo dell’eternità fissata in quei medesimi luoghi che ben conoscono, in cui è stata scritta la storia di una delle materie a loro congeniali, vale a dire quel marmo estratto primariamente dalle cave apuane cantate nel ‘900 da pittori e da scultori e da poeti e da poeti come Lorenzo Viani, Enrico Pea, Pietro Cascella, Henry Moore, Franco Miozzo, Jean Arp, Isamu Noguchi… e da una miriade d’altri come Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari, Andrea Pisano e Pietro Tacca, Iacopo della Quercia e Francesco Petrarca…”. (Lodovico Gierut)
Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, nati a Pistoia rispettivamente nel 1941 e nel 1944, operano da decenni nel panorama artistico italiano, e non solo. Premiati in concorsi, hanno tenuto mostre personali e di gruppo. Le loro opere scultoree, pittoriche e grafiche (realizzate “a quattro mani”) figurano in collezioni pubbliche e private in Europa e altrove, mentre documentazioni sulla loro attività sono reperibili in Biblioteche pubbliche e Archivi specializzati.
Autori di una ormai famosa scultura dedicata a Pinocchio che nel 2010 ha rappresentato l’Italia all’Expò di Shangai, hanno lavori monumentali, come di medie dimensioni, inseriti in spazi pubblici e privati a Brescia, San Marcello Pistoiese, Montignoso, Pistoia, Verona, Pietrasanta, Roma, San Giovanni in Persiceto, Carrara, Massa, P. Montecarlo…
Pur lavorando prevalentemente in Italia – a Pistoia e in Versilia – hanno trascorso alacri anche se non lunghi e continuativi periodi in vari Continenti, e soprattutto in nazioni quali Cina, Ecuador, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Marocco, Polonia, Perù, Serbia, Ungheria, U.S.A., Venezuela, dove le loro creazioni sono state variamente acquisite. Di rilievo – soffermandoci solo al 2011 e 2012 – la fattiva partecipazione a “La Versiliana nella Fondazione Giacomo Puccini a Torre del Lago; a Firenze presso la Biblioteca Nazionale nell’ambito delle Celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, oltre che alla Fondazione “Robert Kennedy”; alle Collettive di Pietrasanta “Gli artisti interpretano San Ranieri” e “Versilia Wine Art” rispettivamente nella Chiesa della Misericordia e in quella di Sant’Agostino. Da non dimenticare la personale “Le quattro stagioni” alla Galleria “La Meridiana”, la fiorentina di gruppo titolata “Versilia” nello storico locale delle “Giubbe Rosse, nonché l’adesione presso le Scuderie Granducali in Seravezza a “Massaciuccoli. Il lago degli artisti” e la presenza con grandi sculture sia a Carrara Marmotec/Marble Weeks, sia a Seravezza con la prestigiosa personale “L’Occupazione della Bellezza” organizzata dalla Fondazione “Terre Medicee”. Da citare pure i volumi “Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi” (Lodovico Gierut) e “Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi. Angeli e Arcangeli” (Lodovico Gierut e Lorella Lorenzoni). Su Bartolozzi e Tesi sono stati prodotti articoli e recensioni sulla stampa a livello locale, nazionale e internazionale.
Hanno scritto e si sono interessati, tra i tanti: Aurelio Amendola, Monica Baldi, Roberto Baldini, Tiziano Banci, Romano Battaglia, Gabriele Begliomini, Fausto Bertinotti, Raffaello Bertoli, Riccardo Biagi, Federico Binaglia, Diego Bovecchi, Loretta Brizzi, Narciso Buffoni, Umberto Buratti, Dino Carlesi, Franco Carli, Paolo Carli, Luca Cecconi, Elio Chelini, Aldo Ciattini, Furio Colombo, Cinzia Compalati, Giuseppe Cordoni, Luciano Corsini, Massimo Donati, Aldo Elasti, Giovanni Faccenda, Renzo Federici, Nedo Ferrari, Antonio Frintino, Lodovico Gierut, Stefania Grassi, Augusto Iossa Fasano, Anna Vittoria Laghi, Tiziano Lera, Lorella Lorenzoni, Rosella Mangeruca, Paris Mazzanti, Vanni Melani, Saverio Melegari, Daniele Menicucci, Olga Mugnaini, Andrea Nannini, Ettore Neri, Alessio Orsingher, Tommaso Paloscia, Franco Pedrinzani, Paolo Perfetti, Umberto Ronchieri, Aldo Rosati, Angela Rosi, Cesare Sartori, Francesco Scolaro, Vittorio Sgarbi, Piero Sacchetti, Francesco Scolaro, Salvatore Sorbello, Laura Tabegna, Leonildo Toni, Maria Teresa Tosi, Ambra Tuci, Roberto Valcamonici, Bernardo Valli.
Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi lavorano a Montignoso (Massa), I, Via Renella 25. Cell. 3395731560. Tel. 0585/349850. E-mail: peppebartolozzi@alice.it www.bartolozzitesi.it