FINANZA. Analisi elaborata da Pietro Paciello Socio Ordinario Assoconsulenza

Analisi elaborata da Pietro Paciello Socio Ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.com direttore UpTrend Advisory www.uptrend.it

Lunedì 28 Maggio 2012

Un inizio di settimana all’insegna dell’incertezza, con i segnali provenienti dai listini asiatici e dalle commodity currencies che, seppur positivi, non sono ancora così chiari da provocare uan decisa inversione di tendenza dei listini azionari europei.

Assistiamo così a movimenti di recupero isolati (vedi FIAT nelle passate sedute…) e provocati da notizie ed aspettative macro-economiche più che da configurazioni grafiche particolarmente evidenti. Esemplare in tal senso anche il comportamento del BUND, alle prese con un fase di sostanziale stabilizzazione che dovrebbe sfociare in un deciso ritracciamento che viene però continuamente rimandato a causa dei rumors su crisi della Grecia e del debito europeo in generale.

Nonostante una evidente concentrazione di divergenze ribassiste sul BUND, il titolo fatica a violare area 143, al di sotto della quale – per le note correlazioni – si aprirebbe la strada ad un deciso apprezzamento dei listini azionari. Operativamente sarà opportuno attendere almeno una chiusura giornaliera sotto are 143 prima di intraprendere una operatività short. Fino a quando lo scenario economico-politico europeo rimarràtale, infatti, il bund rimarrà sempre e comunque il “bene rifugio per eccellenza” e anticipare un’operatività contraria a questa tendenza non appare una grande idea…

Dicevamo quindi delle commodity currencies che, come anticipato venerdì mattina durante la diretta televisiva “Forex Update” , iniziano a mostrare chiari segnali anticipatori di una prossima inversione di tendenza.

L’aussie (AUDUSD) in particolare, ha finalmente violato al rialzo