Quando è l’innovazione a far da padrona
L’idea TIEMME nasce con Biagio Alagia, che, erede della passione paterna per la natura, ha dedicato la sua vita alla cura dei boschi occupandosi della loro manutenzione, della potatura delle piante e della vendita del legname da ardere. Nei primi anni ‘80 Biagio Alagia incontra Maria Temporiti, che ne diventa compagna di vita e di lavoro e, nel 1985, fondano insieme TIEMME.
La famiglia Alagia, attraverso TIEMME, da oltre 25 anni offre servizi per la manutenzione del verde e la gestione dell’ambiente, mettendo a disposizione soluzioni innovative per i loro clienti.
Un successo in continua crescita, che si basa sul costante sviluppo della loro attività, attraverso il miglioramento continuo dei processi di gestione, per offrire ai propri stakeholders servizi su misura alle loro esigenze.
Egidio Alagia, con una Laurea in Economia e Gestione Aziendale e una Laurea Specialistica in Management per l’Impresa, entra nell’impresa di famiglia nel settembre del 2009 occupandosi inizialmente della gestione del Sistema per la Qualità (UNI EN ISO 9001:2008) e l’Ambiente (UNI EN ISO 14001:2004) e dell’area commerciale, ponendo particolare attenzione al web, ai nuovi canali di promozione, al network e al marketing, con un occhio sempre vigile verso le nuove possibilità di business.
Dott. Egidio Alagia, la vostra è un’impresa a conduzione familiare, attiva da oltre 25 anni; è nata da una passione di suo padre per la natura e dalla sua professione di abbattitore, oggi siete un’azienda affermata e all’avanguardia nell’ingegneria naturalistica. Come si è realizzata questa evoluzione di successo?
E’ la continua ricerca, che svolgiamo costantemente e che ci accompagna nella nostra crescita, ad aver reso possibile questa evoluzione.
Oltre all’ingegneria naturalistica, oggi possiamo definirci protagonisti nei campi della gestione del verde e dell’arredo urbano, della fitodepurazione, della progettazione e della manutenzione di giardini.
Quando parliamo di “gestione del verde” possiamo distinguere tra verde pubblico e verde privato.
Il verde pubblico comprende la creazione e la manutenzione di parchi comunali, aree a verde, potature di alberi; in altri termini tutto quello che ci circonda ed è liberamente fruibile da ogni persona. In questo caso i progetti su cui lavorare sono già definiti, possono essere migliorati in sede di offerta, ma serve soprattutto essere bravi ad offrire un servizio valido nei tempi prestabiliti e a prezzi contenuti; il vantaggio competitivo è qui.
Relativamente al verde “privato”, penso a giardini, parchi, golf club, percorsi-vita ricreativi o altre aree destinate al proprio relax, offriamo un servizio molto più differenziato al fine di soddisfare le più eterogenee richieste ed il lifestyle di ogni singolo cliente. Qui l’attività di creazione e manutenzione è preceduta dal lavoro di bravissimi architetti che realizzano una simulazione grafica di quello che lo spazio verde potrebbe diventare sotto diverse prospettive, sia di giorno che, con le illuminazioni, di sera. Questo rende il cliente un attore protagonista nella fase di progettazione, gli viene data infatti la possibilità di interagire e proporre soluzioni; nessuno più di lui potrà sapere quello che vuole, ad esempio, dal giardino dove passerà momenti di piacere con la famiglia o gli amici.
Oltre alle attività fin qui descritte siamo presenti nel settore della forestazione e della gestione boschiva, al fine di mantenere questo meraviglioso patrimonio di cui è così ricca l’Italia, sempre pulito e funzionale.
La ricerca prosegue nella salvaguardia delle sponde dei fiumi, nella fitodepurazione di acque inquinate, nel rinverdimento delle sponde autostradali. La ricerca è fondamentale, è infatti l’unico modo per crescere.
Come si sviluppa un progetto di ingegneria naturalistica e in quanto tempo?
A seconda del committente e delle sue esigenze, un progetto di ingegneria naturalistica può essere caratterizzato da modalità di lavoro e tempistiche molto differenti.
Se siamo noi a proporre e progettare un intervento saremo noi, con il cliente, a definire le tempistiche ottimali, offrendo consulenze qualificate grazie ai nostri tecnici e agronomi.
Se il committente sa già cosa vuole e come lo vuole ottenere, verrà studiato un cronoprogramma e si partirà subito con la fase di esecuzione.
E’ difficile quantificare le tempistiche perché gli interventi di ingegneria naturalistica sono molto diversi: recupero ambientale di siti contaminati, consolidamento di sponde soggette ad erosione a causa dei corsi d’acqua, consolidamento ed inerbimento dei versanti, realizzazione di barriere anti-rumore, consolidamento di litorali, assestamento di dune sabbiose, realizzazione di zone umide e fasce fluviali, tetti rinverditi, fitodepurazione.
Quando si parla di natura bisogna ricordarsi che non si deve offrire un servizio semplicemente funzionale, ma è necessario realizzare anche qualcosa di sostenibile e armonico.
Le fioriture, i colori che cambiano con le stagioni; è qualcosa che non si può “costruire” serve saperlo immaginare, creare e custodire. E’ molto importante sottolineare l’importanza che ha la fase di manutenzione, purtroppo in Italia spesso dimenticata o sottovalutata, al fine di mantenere le proprietà delle opere di ingegneria naturalistica efficienti e in armonia con l’ambiente circostante.
Qual è la strategia di TIEMME, da voi scelta e adottata, per i prossimi tre anni?
In un periodo come questo è molto difficile sapere dove saremo tra 3, 4, 5 anni. Il problema è che se non definisci un punto di arrivo non puoi definire neanche una strada per perseguirlo, vivere improvvisando è sempre una cattiva idea.
Al fine di consolidare la nostra realtà abbiamo stipulato un’importante partnership con l’impresa tedesca Bestmann Green Systems, azienda leader nei prodotti per l’ingegneria naturalistica, della quale siamo rivenditori esclusivi in Italia. Strategicamente è stata una mossa importante, di fatto un primo passo verso l’internazionalizzazione. Stiamo lavorando molto in Liguria, in Toscana ed in Basilicata, dove abbiamo da diversi anni un’unità operativa e dove, grazie a mio padre, possiamo trovare le vere radici di TIEMME. Proprio in Basilicata stiamo investendo in una Rete di imprese che ha lo scopo, in collaborazione con l’Università di Potenza, di gestire il patrimonio boschivo e di inserirci nel business della biomassa da destinare al settore dell’energia rinnovabile, settore che stiamo valutando con attenzione e nel quale potremmo presto investire attraverso piccole centrali di cogenerazione alimentate a pellet.
Bisogna sapersi guardare intorno, custodire la propria identità, ma saper cogliere i segnali deboli del mercato. Oggi il saper differenziare è un fattore chiave, la strategia di successo per le imprese sarà questo.
In termini di gestione del verde stiamo studiando la possibilità di investire in un campo pratica da golf, percorsi per il tiro con l’arco, percorsi-vita dove le famiglie possano spendere il proprio tempo libero in armonia con la natura; di spazi verdi non ce ne sono molti, hanno valore se le persone possono goderne.
E’ importante nei prossimi anni creare sinergie tra le imprese e le Università, tra il finanziamento e la ricerca, creare dei circoli virtuosi della conoscenza al servizio dell’economia reale.
Guardarsi attorno, non avere paura di crescere, non temere il cambiamento, differenziare.
Se un’azienda è convinta di poter fare bene qualcosa, anche di nuovo che inizialmente può spaventare, ci deve credere. Deve provarci.
Le persone chiave nella vostra impresa di famiglia sono tutti membri della famiglia o vi sono anche manager esterni?
TIEMME è un’impresa ancora giovane, io rappresento la seconda generazione, possiamo dire che le key-people sono i membri della famiglia.
Oggi mio padre, che si occupa della parte tecnica e commerciale, e mia madre, deputata all’amministrazione dell’azienda, sono assolutamente insostituibili. Sono i due ingranaggi davvero fondamentali, quelli che hanno creato l’azienda, l’hanno fatta crescere ed è a loro che oggi si fa riferimento quando è necessario prendere decisioni chiave.
Se cercassi di imitare l’uno o l’altra probabilmente, oltre ad una serie di pessime figure, otterrei solo la conferma che ogni persona è assolutamente unica e non sarebbe neppure così utile, il mercato e la concorrenza oggi è in forte cambiamento.
Io imparo ogni giorno da loro e da quello che dalla nascita di TIEMME rappresentano, sono convinto però che oggi il tema della selezione di key-people sia un fattore di vantaggio competitivo.
E’ sempre più importante saper scegliere le persone giuste, tutti devono capire che TIEMME non è un insieme di reparti autonomi, se si ferma un ingranaggio la crescita dell’azienda potrebbe essere compromessa. Se i ragazzi che ogni mattina vanno nei nostri cantieri per l’Italia non fossero bravi come sono, autonomi e organizzati sarebbe inutile avere manager “stellari” o prendere decisioni strategicamente perfette; il mio sogno è portare avanti quello che i miei genitori hanno creato, e poter vedere, tra tanti anni, qualcun altro che possa portare avanti l’azienda sulla base dei valori fondanti impressi da loro e consolidati da me. Penso sia il bello del family business.
Mio padre per me è stato il più bravo, mia madre la più brava. Oggi penso sia fondamentale sapere “scegliere” i più bravi. Non è importante se sarò o meno key-people, è importante contribuire a trovare key-people e a portarle all’interno della nostra azienda.
Cos’è per lei l’impresa di famiglia e come è stato il suo inserimento in azienda?
Ho deciso da molto tempo di fare parte di questa impresa e le mie scelte di studio, dalle Scuole Superiori fino allUniversità, le ho definite per poter avere un bagaglio conoscitivo e pratico utile per lavorare allinterno di TIEMME. Probabilmente ho sempre sentito di voler fare questo lavoro; unimpresa di famiglia ti entra dentro, è qualcosa veramente difficile da spiegare. In azienda cè un clima fortemente riconoscibile e chi entra, ad esempio un nuovo assunto, tende a riconoscerlo. Cè un forte riconoscimento del valore individuale, chi è bravo emerge, e questo assume importanza nel fatto che lautorità e la gerarchia, sono fortemente disincentivate. Si guida con lautorevolezza, si delega, si prendono responsabilità. Devo dire che le giornate volano, questo perché le attività da fare sono numerose, diverse e stimolanti. Una cosa che amo delle aziende di famiglia come la nostra è che ci si guarda tutti negli occhi; non ci sono livelli gerarchici, se una persona ha bisogno di parlare con mio padre basta che lo aspetta la sera. Un clima informale come questo troppo spesso viene sottovalutato. Abbiamo un organigramma, una modulistica, procedure continuamente aggiornate e istruzioni operative da rispettare, ma il clima che si respira tra colleghi è veramente bello.
Il mio inserimento in azienda è iniziato durante gli ultimi mesi prima della Laurea Magistrale, mentre preparavo la tesi. Ho iniziato con le gare dappalto, i sopralluoghi, limplementazione dei sistemi di gestione in vigore; non si smette mai di imparare, serve avere umiltà e cercare di crescere tutti i giorni. Oggi sono Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, mi occupo insieme a mio padre della promozione dellazienda anche sul web, presto sarà online il nuovo sito Internet, stiamo iniziando ad essere presenti sui principali social network.
Il mondo cambia, serve farsi trovare pronti.
TIEMME opera offrendo servizi per il verde e l’ambiente; da quante imprese è caratterizzato questo settore dell’economia e chi sono i vostri clienti?
Nel nostro settore le aziende sono tantissime e sono anche molto diverse le une dalle altre; basti pensare che in certe gare d’appalto si arrivano a contare anche fino a 100 imprese partecipanti.
Spesso le gare a massimo ribasso, dove vince l’azienda che offre il maggior sconto sull’importo a base di gara, si caratterizzano per la presenza di imprese che offrono sconti altissimi (si arriva spesso al 50%) e che rendono, probabilmente a discapito dei servizi offerti, impossibile gareggiare a molte altre imprese. Nel nostro settore, almeno in riferimento agli appalti pubblici, la competizione è molto feroce.
I nostri clienti sono molto eterogenei, vanno infatti dalla pubblica amministrazione (comuni e parchi) al privato che ha un giardino importante e che ci tiene ad avere qualcosa in più rispetto al semplice taglio dell’erba ed alla potatura della siepe. Lavoriamo anche in subappalto per conto di grossi Gruppi, ad esempio se un’impresa o una general contractor prende in gestione un lavoro molto complesso, penso all’esecuzione di un’infrastruttura, può subappaltarci determinate lavorazioni. Siamo diventati un’azienda di sicura affidabilità nei lavori autostradali grazie ad un personale che attraverso continue attività di formazione, informazione ed addestramento è molto qualificato e pronto a gestire ogni situazione.
Nel 2011, oltre alle certificazioni già citate relative alla Qualità e all’Ambiente, abbiamo ottenuto la certificazione BS OHSAS 18001:2007 del nostro Sistema di Gestione per la tutela della Salute e della Sicurezza. Abbiamo ottimi feedback in termini di customer satisfaction.
Offriamo da sempre serietà, puntualità, garanzie. Questo, nonostante la crescente competizione e il periodo di crisi, ci ha permesso non di sopravvivere ma di crescere.
Il vostro settore ha sentito la crisi e, se così è stato, ha imposto dei cambiamenti nel modo di operare e di rapportarsi con i clienti?
Il nostro settore ha sentito la crisi e questo trova conferma nel livello inferiore dei margini conseguiti e nella difficoltà in cui si sono trovate diverse aziende.
Anche noi abbiamo avvertito difficoltà, soprattutto in termini di liquidità derivante dai ritardi nei pagamenti, ma siamo rimasti un’azienda viva e dinamica.
Nell’ultimo anno il fatturato è aumentato, abbiamo avuto più commesse e assunto del nuovo personale; stiamo vivendo senza dubbio un periodo di cambiamento ma sono convinto che ogni discontinuità non porti solo difficoltà ma anche possibilità e prospettive diverse.
Il nostro modo di operare con i clienti non è mutato, abbiamo investito da sempre nella serietà e nella competenza e penso sia stato questo a portarci dove siamo.
Le aziende che non cedono a compromessi e che offrono gli stessi standard indipendentemente dai periodi economici sono quelle che nel lungo termine reggono e crescono.
In Italia ci sono imprenditori visionari, tra i migliori al mondo, il problema è che è un Paese dove è estremamente difficile fare impresa. Burocrazia, tasse, rigidità del mercato del lavoro.
Investire in Italia è veramente difficile, le imprese di famiglia sono un patrimonio che troppo spesso viene dimenticato e se la ricerca continuerà ad essere disincentivata non si otterrà altro che un nanismo patologico che porterà alla scomparsa di tante belle realtà. Serve fare sistema, collaborare e network.