La Lancia Astura 1000 Miglia 1938, unica al mondo, pilotata da Giordano Mozzi e Stefania Biacca, vincitori della Mille Miglia 2011
L’edizione 2012 della grande Corsa rende omaggio al Veneto: tappe non solo a Verona ma anche a Vicenza e Padova
Villafranca (VR) – 3 maggio 2012 – Scalda i motori la Lancia Astura 1000 Miglia 1938, il “gioiello” del Museo Nicolis di Villafranca che partecipa alla Mille Miglia 2012 (30° edizione – dal 17 al 20 maggio, con partenza e ritorno a Brescia) affidata all’esperienza e al talento sportivo del team Giordano Mozzi-Stefania Biacca.
I protagonisti della sfida che sta per riportare sulle strade italiane la Corsa più bella del mondo, sono stati presentati oggi, presso il Museo Nicolis, a istituzioni, giornalisti, esperti del settore.
Una Mille Miglia non solo spettacolare e appassionante ma anche molto “veneta”, come hanno commentato con orgoglio Mario Faccioli e Roberto dall’Oca, rispettivamente Sindaco e Assessore allo Sport del Comune di Villafranca e Riccardo Cuomo, Direttore dell’ACI di Verona. Quest’anno, infatti, alla storica sfilata veronese in piazza Bra che riconferma la città scaligera come una delle indiscusse protagoniste della “Grande Corsa”, si aggiungeranno le tappe di Vicenza e di Padova, città dove la Mille Miglia torna, festeggiatissima, dopo oltre 20 anni!
Una scelta sottolineata dai responsabili delle Istituzioni e che, negli auspici di tutti, attirerà nel territorio migliaia di turisti italiani e stranieri.
Inappuntabile la presentazione del team Mozzi-Biacca che hanno sfoggiato in anteprima le divise appositamente create da Fred Mello, dinamica Azienda milanese di abbigliamento che alla solida collaborazione con la Mille Miglia, di cui è da tempo business sponsor, ha aggiunto quest’anno l’iniziativa con il Museo Nicolis, Mozzi e il suo team. Felpe e polo in raffinato colore écru per pilota e navigatore, mentre lo staff tecnico e organizzativo sfoggerà divise light blue.
“Il nostro brand si è affermato molto rapidamente nel mondo dello sport“ ha ricordato Fabio Castelli, Direttore creativo e marketing dell’Azienda “e riceviamo numerose richieste di collaborazione. Ma abbiamo deciso di selezionare solo alcune proposte che sentiamo più aderenti alla nostra filosofia e alle nostre passioni. Il mondo dell’auto storica è una di queste e il progetto del Museo Nicolis, il fascino della Lancia Astura e la storia personale e sportiva del team Mozzi-Biacca sono stati assolutamente irresistibili. Non potevamo desiderare partenza più entusiasmante, ma per noi si tratta di un progetto di lungo periodo, che intende guardare lontano”.
“La nostra Lancia Astura” ha ricordato Silvia Nicolis, direttore del Museo “è un esemplare unico al mondo; era stata progettata e costruita dalla carrozzeria Colli e dalla scuderia Ambrosiana di Milano espressamente per Gigi Villoresi, con l’obiettivo di conquistare la Mille Miglia del 1940; per noi rappresenta la vettura ideale per partecipare a questa manifestazione”
Aggressiva, aerodinamica, potente, è stata definita, non a caso, una “rossa vincente“; con questo spirito, ampiamente condiviso da Nicolis e da Mozzi-Biacca che siederanno al volante, si appresta a competere nella Mille Miglia 2012.
E’uno dei gioielli più ammirati del Museo ma è anche – doveroso ricordarlo – la vettura cui il fondatore del Museo Luciano Nicolis, venuto a mancare solo pochi giorni fa – era più affezionato. Vuoi perché la aveva scovata, piuttosto malconcia, a un’asta svizzera, restaurata e riportata all’antico splendore, vuoi perché aveva conosciuto personalmente Gigi Villoresi; con lui e proprio con questa vettura aveva partecipato a rievocazioni storiche e raduni di auto d’epoca.
Luciano Nicolis era particolarmente geloso di questa macchina ma l’idea di rimettere sulle strade del Veneto una “rossa d’autore”, capace di sferrare un attacco a 200 km all’ora gli era sembrata irresistibile. Detto, fatto, con Mozzi e Biacca al volante, uno staff tecnico e organizzativo pronto a tutto, le sofisticate divise di Fred Mello e, come palcoscenico, la Corsa più bella del Mondo, con 300 equipaggi, i suoi rituali, le tappe di regolarità, i percorsi a cronometro e, ai bordi della strada, migliaia di italiani e stranieri ad applaudire perpetuando, dopo 30 anni, le medesime grandi emozioni.