Villafranca, 10 Aprile 2012 – Non c’è da stupirsi se si parla di “prove d’autore”, quando si è deciso di partecipare alla “Corsa più bella del Mondo”, con una vettura leggendaria, pilota e navigatore di grandissima esperienza e, su tutto, una gran voglia di dare del filo da torcere agli avversari.
Con questo spirito il Museo Nicolis e il team Giordano Mozzi/Silvana Biacca si stanno preparando alla Mille Miglia 2012, animati da passione, grinta, competenza e contando su prestazioni e affidabilità della vettura che – va ricordato – è la “Lancia Astura Mille Miglia” del Museo Nicolis, unica al mondo, costruita appositamente per Gigi Villoresi e che di quel pilota e di quella indimenticabile stagione sportiva conserva intatti il fascino e il mito.
Per questo il Museo Nicolis di Villafranca e il fondatore Luciano, imprenditore veronese (sua la Lamacart, leader in Italia nel recupero e lavorazione della carta da macero) e appassionato collezionista che ha partecipato personalmente a ben 11 edizioni della Corsa, non hanno resistito al richiamo della Mille Miglia 2012, affidando il volante della Lancia Astura proprio a Giordano Mozzi, vincitore della edizione 2011, un vero osso duro, come ammettono i tanti piloti che lo hanno conosciuto.
Rossa, grintosa, bellissima, la macchina ha tutte le carte in regola per essere una grande protagonista della Mille Miglia 2012. Costruita dalla carrozzeria Colli per conto della scuderia Ambrosiana di Milano e destinata a Gigi Villoresi, è uno dei “gioielli” del Museo di Villafranca e la vettura cui lo stesso Luciano Nicolis è maggiormente affezionato. Il motore, realizzato con due testate Aprilia, può raggiungere i 200 Km, ha partecipato alla 1000 Miglia del 1949 con l’equipaggio Gordon e Lewis e ha vinto innumerevoli corse con Cortese, Borelli e altri piloti che hanno un posto speciale nella storia delle grandi competizioni automobilistiche.
Alle prestazioni tecniche e alla splendida forma aerodinamica la Lancia Astura aggiunge, da autentico “mito“, una storia affascinante. Dopo tanti fasti, era stata abbandonata, arrivata non si sa come nelle mani di contrabbandieri di orologi, quindi sequestrata e venduta all’asta a Ginevra. Luciano Nicolis, con il fiuto dei veri collezionisti che sanno vedere “il pezzo d’autore” anche là dove altri vedono solo rottami, la ha recuperata, perfettamente restaurata e restituita non solo all’ammirazione degli appassionati ma alla storia dell’automobilismo italiano, una storia che – sotto la “guida sapiente” di Giordano Mozzi, la vettura si appresta a celebrare anche nella Mille Miglia 2012. La sfida, ormai, è aperta.
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Museo Nicolis
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