Azzurro.
Azzurro.
Azzurro.
Alzo gli occhi: azzurro.
Alzo gli occhi: falce di luna.
Alzo gli occhi al cielo: luna dietro i coppi.
Davanti ai miei occhi: azzurro.
Dietro la mia nuca: azzurro.
Scarpe rosse.
Oltre gli ulivi: Supramonte.
Se vi sembravano parole di naufrago, o visioni d’oltre oceano, non è cosi. Sguardi architettonici.Il sole è al tramontato, la luce bianca e radente si imbatte sulle pendici montuose. La sguardo è tagliato da una leggera pensilina in canne di bambù, rigide e secche, non sbattono più al vento del Nobel.Il paesaggio è cezanniano. I colori della natura sembrano stesi a campiture piatte, ma la luce li rende eleganti volumi.
“se ti avessi conosciuto prima … ” ma siamo quarant’anni dopo.
Un allodola ugola tra gli ulivi, un fremito d’ali di colombo, lo scricchiolo del legno. Tutto il resto tace.Volumi bianchi, snelli e concatenati tra di loro, si ergono in mezzo alla macchia mediterranea. Corti interne, scalinate, paramenti in tessuto alle pareti: un’architettura rituale compone la bellissima residenza di SU GOLOGONE.In un attimo rivivono tutti i miei pensieri di ieri, ma quando apri gli occhi comprendi che sono i pensieri di domani.Un vecchio amico mi sussurra all’orecchio un suo ricordo dell’altro ieri: ” e se vai all’hotel Supramonte e guardi il cielo/ tu vedrai una donna in fiamme/ e un uomo solo/ e una lettera vera di notte/ falsa di giorno/ e poi accuse e scuse … ” E ora viaggi, ridi, vivi, e ti sembrerà di essere in una pennellata di Chagal.
Libro consigliato: L’anonima sequestri sarda. Archivio dei crimini (1960-1997), Luigi Casalunga, Frilli editore, 2007
Musica consigliata: Hotel Supramonte, L’indiano album, Fabrizio de Andrè, Dischi Ricordi, 1981
Architetto Andrea Alpini
Direttore Itinerari Culturali Golfistici Enogastronomici
Golf People Club House