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La 46^ edizione dal 25 al 28 marzo
VINITALY: LA SOLIDARIETA’ IN TAVOLA CON LA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO
LA TRATTORIA DE ‘GLI AMICI’ TRA I GRANDI CHEF
DELLA CITTADELLA DELLA GASTRONOMIA.
Il progetto ha l’obiettivo di favorire l’inserimento e l’integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro.

Verona, 21 marzo 2012. Dalla cooperativa di Trastevere ai grandi chef internazionali del Vinitaly (Veronafiere 25-28 marzo 2012). La Trattoria de ‘Gli Amici’ – progetto della Comunità di Sant’Egidio per favorire l’inserimento e l’integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro – farà infatti il proprio debutto accanto alle star culinarie presenti nella ‘Cittadella della gastronomia’; autentico epicentro del gusto allestito alla Fiera di Verona in occasione della rassegna mondiale del vino. Una promozione sul campo per i 16 ragazzi disabili che lavorano in trattoria, conquistata grazie al successo delle specialità romane proposte e alla professionalità di un personale (cuochi, camerieri, sommelier) che prima di mettersi al lavoro ha frequentato con successo i corsi di “cucina inclusiva” organizzati da Sant’Egidio.

Ma al Vinitaly in primo piano è soprattutto l’utilità dell’iniziativa, che è una sorta di fucina della solidarietà. I vini sono infatti quelli di  Wine for Life: un progetto della Comunità cui aderiscono grandi e piccoli produttori per la lotta contro l’Aids in Africa. Tutti gli utili della Trattoria, oltre ad alimentare un sistema di lavoro solidale, sono finalizzati all’autofinanziamento e al sostegno dei progetti di solidarietà internazionale della Comunità di Sant’Egidio.

“La solidarietà rientra nel claim di Vinitaly ‘The World We Love’ – ha detto la brand manager di Vinitaly, Elena Amadini –  e la rassegna mondiale del vino, che da anni fa da cassa di risonanza al progetto Wine for Life, quest’anno ha voluto riconoscere l’impegno e la professionalità dei ragazzi della comunità di Sant’Egidio”.

Per il portavoce della Comunità di Sant’Egidio, Mario Marazziti: “La solidarietà è un valore aggiunto per uscire dalla crisi. Un grande prodotto italiano che si unisce alla qualità, unica, del cibo e del vino tricolore nel mondo. E’ questa la proposta della Comunità di Sant’Egidio con i programmi Wine e Food for Life. La Trattoria de Gli Amici è la punta avanzata di questo: disabili che non sono un peso per la ristorazione e le aziende, ma qualità in più. Professionalità, clima, attenzione. Da difficoltà a chance. Un percorso oggi replicabile anche in altri settori del nostro Paese. Grazie a Vinitaly per aver fatto questa scelta con noi”.

A seguire il gruppo di 8 ragazzi in trasferta a Verona – tra questi anche un sommelier astemio – i volontari della Comunità.

Alla ‘Cittadella della gastronomia’ la Trattoria sarà guidata dallo chef Marco Milani e alle pareti saranno esposti i quadri realizzati dagli artisti disabili dei Laboratori d’arte della Comunità di Sant’Egidio.

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L’evento domenica 25 marzo alla Fiera di Verona, alle ore 16 in sala Vivaldi
A VINITALY,  ANTONELLA CLERICI E BRUNO VESPA PRESENTANO
VINO & CUCINA. CENTO RICETTE DELLA MIGLIORE TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA ITALIANA

Un libro che raccoglie cento ricette della tradizione italiana, suddivise per stagione, e ognuna abbinata a due vini per esaltarne il gusto. È Vino & Cucina, scritto per Mondadori-Rai Eri da Antonella Clerici e Bruno Vespa. I due volti noti della tv presentano la loro opera in anteprima a Vinitaly (www.vinitaly.com), nel giorno dell’inaugurazione del più importante Salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati.

Verona, 21 marzo 2012. Sono entrambi giornalisti. Lei è stata la prima e la più amata conduttrice della Prova del cuoco. Lui è il padrone di casa del salotto televisivo più famoso d’Italia, Porta a porta.  Antonella Clerici e Bruno Vespa hanno scelto la 46^ edizione di Vinitaly per presentare Vino & Cucina, un libro scritto a quattro mani edito da Mondadori-Rai Eri.

L’appuntamento cade nella giornata inaugurale del più importante Salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati, domenica 25 marzo, alle ore 16 in Sala Vivaldi.

Nel libro cento ricette della tradizione regionale, suddivise stagione per stagione, ognuna abbinata a due proposte enologiche che ne esaltano il gusto. A volte anche con accostamenti fantasiosi ma sempre di successo, come la pasta e fagioli che sposa un bianco fermentato in anfore di terracotta. Ricette adatte a tutti, pensate anche per i vegetariani e per chi è a dieta.

La scelta di Vinitaly come  palcoscenico  per la presentazione ufficiale di Vino & Cucina non è casuale dal momento che il Salone, insieme a Sol, Agrifood Club ed Enolitech, rappresenta una vetrina dell’eccellenza del prodotto agroalimentare italiano di qualità, a 360 gradi. Oltre al business, anche  la cultura del vino e del cibo è protagonista alla manifestazione con convegni, dibattiti e presentazioni di ricerche.

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Leggi sul sito http://aspettando.vinitaly.com tutte le interviste del 2012
LA CARTA DEI VINI NON SI INVENTA, SERVE PROFESSIONALITÀ.
A VINITALY LE STRATEGIE PER RIPOSIZIONARE IL VINO
NEL CANALE DEL “FUORI CASA”

Stilare una carta dei vini non è cosa semplice e i ristoratori se ne stanno sempre più accorgendo, come è emerso dalle interviste realizzate in preparazione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato al vino in programma dal 25 al 28 marzo. Alle strategie di riposizionamento quantitativo e qualitativo del vino nel “fuori casa”, Vinitaly in collaborazione con Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi dedica quest’anno un ciclo di workshop.

Verona, 22 marzo 2012 – La crisi e un codice della strada particolarmente penalizzante anche per il consumo moderato non aiutano le vendite di vino nei ristoranti, ma alla domanda se “la riduzione del numero di etichette nelle carte dei vini dei ristoranti che avevano un’offerta più ricca è conseguenza della situazione economica generale o del cambiamento in atto nei gusti dei consumatori”, fatta da Vinitaly nel ciclo di interviste di “Aspettando Vinitaly” 2012, Franz Botré, direttore di Monsieur e Spirito diVino non ha dubbi: «Il consumo e la conseguente riduzione delle liste dei vini è anche da imputare ad una scarsa professionalità di alcuni ristoratori, che conoscendo poco e male la materia vino non compilano carte con il proprio gusto o intuito commerciale, ma semplicemente attraverso i consigli, sempre interessati, degli agenti di commercio. La conseguenza? Spesso le carte dei ristoranti si assomigliano fin quasi a diventare identiche».

Per Benedetto Renda, direttore commerciale delle Cantine Pellegrino, invece, «è conseguenza della situazione economica generale, perché un maggior numero di etichette vuol dire aumento di magazzino e conseguentemente aumento di costi per il ristoratore».

Cosa fare allora per invertire la tendenza?

Secondo Iside e Romano, chef del ristorante La Parolina di Acquapendente in provincia di Viterbo, bisogna concentrare gli acquisti secondo le strategie di vendita che di anno in anno si voglio adottare o seguendo i consumi di prodotti verso cui la clientela si rivolge e a volte anche anticipando le mode, ma soprattutto bisogna «stilare una carta dei vini pensando ai piatti del menù, in un connubio tale da valorizzare entrambi».

Al vino nella ristorazione Vinitaly, in collaborazione con Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e con il coordinamento del giornalista Marco Gatti, dedica quest’anno una serie di workshop rivolti all’ alta ristorazione e alla ristorazione classica, alle enoteche e ai bar.

Obiettivo dell’iniziativa è la definizione di una strategia di consolidamento e riposizionamento quantitativo e qualitativo del vino nel canale “fuori casa”. Le tematiche degli incontri, in programma lunedì 26 e martedì 27 alle 11.00 e alle 15.00 e mercoledì 28, alle 11.00 all’interno della Tensostruttura C che ospita Agrifood Club e Sol, sono: la gestione della cantina; la carta vini; il prezzo “giusto”; il marketing mix: assortimento, formati, prezzo, comunicazione al cliente.

Per maggiori informazioni: http://www.vinitaly.it/areaVisitatori/eventi/id/7

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La manifestazione alla Fiera di Verona, dal 25 al 28 marzo 2012, insieme a Vinitaly

NEL MONDO L’OLIO DI QUALITÀ PARLA ITALIANO

A SOL GRANDE SUCCESSO PER IL BUYER’S CLUB ONLINE

L’export dell’olio extravergine di oliva italiano è al primo posto per valore medio per litro e cresce l’interesse dei consumatori di tutto il mondo per il prodotto di qualità. Lo sanno bene i produttori presenti a Sol 2012, con oltre il 50% di loro che ha scelto di sfruttare il Buyer’s Club Online, l’iniziativa già collaudata con Vinitaly che mette in contatto le aziende italiane con gli operatori esteri. Per la prima volta gli oli vincitori del Sol d’Oro incontrano una selezione di buyer per una degustazione esclusiva.

Verona, 22 marzo 2012 – Sulle tavole di tutto il mondo l’eccellenza dell’extravergine è made in Italy. Sebbene la Spagna sia il primo esportatore mondiale di olio di oliva, l’Italia la batte ampiamente per valore medio unitario, con un valore del prodotto superiore del 45%.

Visto il gradimento dei mercati a più alto potere di acquisto verso l’olio extravergine nazionale, i produttori italiani guardano all’export con sempre maggiore interesse. Lo testimonia il boom di espositori che quest’anno a Sol, il più importante Salone internazionale dedicato all’olio d’oliva extravergine, hanno deciso di utilizzare il Buyer’s Club Online per aumentare i propri contatti esteri in chiave business.

In questa 18^ edizione della rassegna, da domenica 25 a mercoledì 28 marzo insieme a Vinitaly, Agrifood Club ed Enolitech, oltre il 50% dei 213 espositori ha aderito all’iniziativa che grazie al web favorisce l’incontro tra l’offerta e la domanda, nazionale ed estera. Il Buyer’s Club Online, già sperimentato con successo a Vinitaly, diventa quindi uno strumento sempre più valido per potenziare la vocazione commerciale anche di Sol.

In questa direzione va pure la scelta di far incontrare, per la prima volta, i produttori vincitori del 10° Concorso internazionale Sol d’Oro con una selezione di buyer esteri, per una degustazione esclusiva all’International Meeting Point, mercoledì 28 marzo, alle ore 10: un modo ulteriore per far conoscere l’eccellenza favorendo il B2B.

A Sol, per promuovere la cultura del prodotto di qualità, sono in programma degustazioni guidate e short stage, ma anche laboratori di cucina del Ristorante Sol Goloso e i convegni sulle tematiche che più interessano il settore.

Novità 2012 è il focus sulla Grande distribuzione organizzata realizzato con il Gdo Buyers’ Club, in sinergia con l’attenzione dedicata alla grande distribuzione da Vinitaly.

Sol mantiene la tradizionale collocazione nel padiglione C, su 10.000 metri quadrati espositivi netti.

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Intervista di Vinitaly a Federico Castellucci, direttore generale dell’Oiv

L’ITALIA DEL VINO CONQUISTA IL 24,3% DEL MERCATO MONDIALE

I dati presentati oggi dall’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino mettono in luce una ulteriore avanzata dell’Italia sui mercati internazionali. Bene anche gli altri principali Paesi esportatori europei, mentre arretrano per il secondo anno i produttori dell’Emisfero Sud.

Verona, 22 marzo 2012 – Italia sempre più leader dell’enologia mondiale, con un incremento della quota di mercato internazionale che è passata dal 21,8 al 24,3% tra il 2010 e il 2011. Lo dice l’Oiv – Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, che ha presentato oggi a Parigi il punto di congiuntura della vitivinicoltura mondiale.

Arretrano invece nel loro complesso e per il secondo anno consecutivo i Paesi dell’Emisfero sud mentre sostanzialmente stazionaria è la posizione degli Stati Uniti.

«L’Italia ha lavorato bene su tutti i fronti – dice Federico Castellucci, direttore generale dell’Oiv, in un’intervista a Vinitaly –, mentre la Francia ha aumentato di poco le quantità, pur crescendo in valore. La Spagna ha incrementato molto la quota di sfuso, in particolare verso il Cile dove, a causa del devastante terremoto del 2010 è andato distrutto oltre 1 milione di ettolitri di vino. Brillante la Germania sia con l’imbottigliato che con i vini importati sfusi e riesportati confezionati – spiega Castellucci –. È il caso dei bag in box, richiesti dai mercati della Scandinavia dove questo tipo confezione copre il 50% dei consumi».

Merito della crescente propensione all’export dei produttori del Vecchio continente, ma anche – secondo Castellucci – «della nuova ocm vino, che ha dirottato i fondi per la distillazione delle eccedenze verso le attività di promozione e incentivato l’estirpazione dei vigneti, con una riduzione della superficie vitata comunitaria di circa 175.000 ettari». Per dare la misura del calo, basti pensare che la Germania conta poco più di 100.000 ettari di vigneto. L’abbandono definitivo ha però permesso un riequilibrio della produzione.

Com’è il trend del commercio internazionale di vino? «In crescita – risponde Castellucci – tanto che ormai 4 litri di vino su 10 vengono consumati al di fuori dei Paesi di produzione».

L’Italia è sempre il primo esportatore mondiale, grazie anche alla bella performance del 2011 con una crescita del 12% in valore e del 9% in quantità.

Che ripercussioni avrà sulle sue quote di mercato la forte riduzione della vendemmia 2011? «Si potrebbe creare una tensione – dice Castellucci -, del resto il calo produttivo italiano equivalente a quasi 7 milioni di hl corrisponde al 70% della produzione tedesca. C’è però da dire che la continua riduzione dei consumi interni che l’Italia fa registrare, stimata nel 2011 pari a 1,57 milioni di hl rispetto al 2010, rende disponibile maggiori quote di vino da destinare all’export».