Cordoba: un viaggio alla scoperta dei paesaggi mistici dell’eredità gesuita dell’Argentina

 

 

Situata nel centro geografico dell’Argentina, la provincia di Cordoba ospita uno dei punti di riferimento architettonici e simbolici della tradizione culturale religiosa: le Estancias dei Gesuiti. Dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2000, oggi sono una delle attrazioni più pittoresche e importanti da visitare nella regione che permette di realizzare un tour unico.

 

(01-03-2022)

Le Estancias dei Gesuiti rappresentano un’eredità culturale che invita a un’esperienza di grande valore storico. La loro architettura trasmette un’atmosfera dell’epoca, che è un riflesso della cultura gesuita. Oltre alla loro impronta religiosa, la regione montuosa possiede un fascino che fa delle Estancias dei Gesuiti un misto di interesse socio-culturale.

Viaggiare nella tradizione. Nel 1599 i gesuiti arrivarono a Cordoba come l’ordine “Compagnia di Gesù” dove crearono le estancias, strutture agricole ed educative. Così, le opere dei gesuiti facevano parte di quello che oggi forma il Camino delle Estancias dei Gesuiti. Insieme al Blocco gesuita, sono diventati un tour iconico per i turisti.

Il Blocco gesuita e le Estancias. Il Blocco gesuita è la prima destinazione per iniziare il viaggio. Situato nel centro storico della città, è sede di istituzioni come l’Università Nazionale di Cordoba, la chiesa della Compagnia di Gesù, la residenza dei Padri Gesuiti e il Colegio Montserrat. A questo gruppo si uniscono le Estancias dei gesuiti, antiche strutture che erano le sedi religiose-amministrative e comprendevano le estancias di Caroya, Jesús María, Santa Catalina, Alta Gracia, La Candelaria e San Ignacio.

Colonia Caroya. Di impronta coloniale, fu una delle prime strutture create nel 1616 e mantenne le attività educative della capitale. Anni dopo passò nelle mani dello stato nazionale e divenne la residenza del primo contingente di immigrati italiani: i friulani. Il suo aspetto eclettico offre la ricchezza che emana da ciascuno dei suoi passaggi.

La Estancia Santa Catalina. Culla delle piantagioni di frutta, questa tenuta del 1622 è una delle più attraenti. Lì fu costruita una cantina che diede vita alla “Lagrimilla de oro”, il primo vino del vicereame del Río de la Plata. Conserva il design della sua facciata di influenza barocca ed è un luogo delizioso da visitare.

Estancia Alta Gracia. È una tappa obbligatoria in questo universo turistico nato nel 1643, dove dal 1977 si trovano il Museo Nazionale Estancia Jesuítica de Alta Gracia e la Casa del Viceré Liniers. Il suo cortile principale che si affaccia sulla scalinata centrale evoca una scena maestosa che merita una visita guidata e un momento di contemplazione prima di continuare la visita.

Il Museo-estancia Jesús María. Fa parte di un territorio risalente al 1618 che in seguito ha dato origine alla terra su cui è nata l’attuale città di Cordoba. Visitare i suoi paesaggi coltivati a vino e una delle case che ospitavano i gesuiti, fa parte di questo Camino dei Gesuiti che attraversa le migliori terre e costruzioni dell’epoca.

Passeggiata attraverso La Candelaria. Risalente al 1678 e a 150 km dalla città, La Candelaria ha un grande valore rurale in termini di bestiame e copre una superficie di 300.000 ettari. Una delle date iconiche per visitarla è il 2 febbraio, quando si celebra la Vergine Maria e si tengono pellegrinaggi e sfilate di gaucho.

Un viaggio indimenticabile. Il Blocco gesuita e il Camino de las Estancias è una proposta per scoprire uno dei valori patrimoniali più importanti dell’America Latina. Vigneti, musei, architettura religiosa, pittoreschi spazi naturali e un’atmosfera d’epoca di ricchezza eclettica restituiscono l’essenza di questa provincia argentina. Anche se il tour può essere fatto in un giorno, si consiglia di consultare gli orari di visita, la disponibilità di capacità e la durata del circuito per dedicare due giorni a questo percorso. Lasciarvi del tempo per questo itinerario è una grande opportunità per trasformare il vostro soggiorno in un viaggio straordinario.

Informazioni utili: www.argentina.travel

 

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Miriam Del Oso
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