Da decenni la biodiversità alimentare è in pericolo a causa del dominio commerciale di poche multinazionali che producono semi ibridi, fertilizzanti e pesticidi. Quattro colossi mondiali gestiscono il 63% dei semi |
Nelle giornata di ieri, martedì 8 febbraio 2022, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la modifica a due articoli della Costituzione italiana, il 9 e il 41, integrandoli con i riferimenti all’ambiente, alla biodiversità, agli ecosistemi e agli animali.
«Richiamare la tutela della biodiversità all’interno della legge fondamentale dello Stato rappresenta un passo importante e un motivo di soddisfazione, soprattutto per un’associazione come Slow Food che, da oltre trent’anni, s’impegna concretamente nella sua difesa» commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.
Proprio in virtù dell’esperienza maturata in questi tre decenni, Slow Food coglie l’occasione per ribadire la necessità e l’urgenza di tutelare la biodiversità nell’accezione più ampia del termine: «La tutela della biodiversità non va intesa soltanto come difesa del mondo selvatico – prosegue Nappini – ma anche come salvaguardia delle varietà agricole coltivate e delle razze animali allevate, cioè la biodiversità domestica». |