Amsi, Co-mai, Uniti per Unire ed Emergenza Sorrisi
per la
“Buona Sanità”
A conclusione di un anno ricco di iniziative e appuntamenti che hanno favorito con fatti concreti lo sviluppo del dialogo interculturale ed inter-religioso in Italia, l’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), la Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), il Movimento interculturale “Unti per Unire” in partnership con la ONG “Emergenza Sorrisi”, hanno realizzato la stesura definitiva del progetto “Buona Sanità”. Il manifesto – frutto del lavoro di tutti i sostenitori rappresentanti di Comunità ed Associazioni – raccoglie una serie di proposte per incentivare lo scambio socio-sanitario tra i professionisti della salute che agiscono nel bacino dell’euro-mediterraneo. La base comune di questo lavoro, che ha riunito i diversi stakeholders del settore, è una sanità “senza frontiere” che rappresenta “un veicolo di conoscenza ed un pilastro per la vera cooperazione internazionale”, come afferma il Prof. Foad Aodi, Focal Point per l’Integrazione in Italia dell’UNAOC – Presidente di Amsi, Co-mai e Uniti per Unire. Ci proponiamo di intensificare la collaborazione con le Istituzioni che hanno mostrato disponibilità e sensibilità per concretizzare i punti da noi proposti.
Manifesto “Buona Sanità”
• Sì alla medicina della transcultura per lo sviluppo del dialogo, della conoscenza e della solidarietà;
• Informazione e formazione senza frontiere in medicina-cultura-religione ed economia sanitaria;
• Sì alla vera cooperazione internazionale fondata sullo scambio socio-sanitario e sugli aiuti umanitari e sanitari in loco;
• Sviluppo della telemedicina – promozione di gemellaggi universitari per una salute globale;
• Promuovere campagne di prevenzione e sensibilizzazione sulle patologie più emergenti per incentivare la conoscenza e contrastare le fobie;
• Promuovere strumenti per contrastare gli effetti negativi della medicina difensiva razionalizzando la spesa sanitaria e promuovere corsi specifici sulla appropriatezza delle prescrizioni, senza mortificare il ruolo del medico curatore;
• Intensificare la rete di collaborazione tra i diversi albi professionali e tra le istituzioni sanitarie a favore della tutela del diritto “universale” alla salute e sulla ricerca.
• Valorizzare le eccellenze italiane, i professionisti della salute italiani e di origine straniera, in Italia e nei paesi di origine.
• Contrastare le lauree facili e lo sfruttamento dei professionisti della salute;
• inserimento di professionisti della sanità di origine straniera nelle strutture sanitarie per superare le difficoltà linguistiche e culturali sia per i pazienti in Italia che quelli provenienti dall’estero per cure mediche;
• Abbinare la buona sanità con una buona amministrazione ed una buona politica d’ascolto e coinvolgimento di tutti gli attori della sanità.
Elena Rossi
Responsabile Ufficio stampa
Amsi ,Co-mai ed Uniti per Unire
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