Al Museo Nicolis di Villafranca una serata teatrale celebra
“Il sogno americano” attraverso tre generazioni di emigranti
“America” è un percorso emozionante che parla di coraggio, orgoglio, famiglia e ricerca delle proprie radici.
Villafranca, 21 febbraio – Ancora una volta al Museo Nicolis di Villafranca i valori della cultura si fondono con quelli dell’impresa e danno vita a serate teatrali innovative, grazie a Teatro Impiria e alla regia di Andrea Castelletti. Come la serata di intense “emozioni americane”, voluta fortemente da Office Automation, affermata azienda di Information Technology , per un nutrito gruppo di ospiti. Per loro è andata in scena “AMERICA” di Raffaello Canteri, un’opera che dagli stessi protagonisti è stata definita “la vera storia di una famiglia italiana nella grande storia degli USA”.
E’ infatti dalle vite di tre generazioni di emigranti italiani, partiti dalla Lessinia per approdare in California, lavorare come cowboy e diventare miliardari, che esce un poderoso racconto sull’America, quella sognata e scoperta dai pionieri del West, quella “rivendicata” dai figli, americani per nascita e cultura, quella ereditata dalla terza generazione che, in vari modi e per ragioni diverse, contesta e, contemporaneamente, ricerca le proprie radici e le proprie origini. Una storia di emigranti dunque? Si, ma c’è molto di più in questo sofisticato e coinvolgente lavoro di Raffaello Canteri che vede in scena Guido Ruzzenenti, accompagnato da un sorprendente repertorio di musiche live di Acoustic Duo, Stefano Bersan e Antonio Canteri.
Ad accrescere la magia del teatro, ancora una volta il contesto suggestivo del Museo Nicolis che nelle proprie sperimentazioni culturali ha inserito da qualche tempo, e con notevole successo, una serie di rappresentazioni del Teatro Impiria. Ambiente e contesto “unico” e inimitabile perché palcoscenico, attori, musicisti e ospiti sono letteralmente circondati da oggetti d’epoca di straordinaria bellezza, in una sorta di entusiasmante “full immersion” culturale.
Per questo, gli ospiti di Office Automation si sono trovati ad applaudire “AMERICA” a pochi passi da vetture prestigiose come Isotta Fraschini, Bugatti, Ferrari, Lancia Astura e centinaia di altre quattro ruote mozzafiato. Oppure, nella visita che ha seguito la rappresentazione, hanno ammirato bolidi a due ruote come Gilera o Bianchi Tonale, oppure gli antesignani delle future biciclette (Draisina e Michaudine….) o, ancora, strumenti musicali d’epoca, macchine fotografiche e per scrivere, accessori “vintage” da viaggio…
“AMERICA”, lo hanno raccontato e cantato i protagonisti, parla soprattutto di grandi famiglie che hanno attraversato la storia con coraggio e passione, lottando per un futuro migliore. Storie che, allora come oggi, caratterizzano imprese e imprenditori, alle prese con le difficoltà quotidiane ma – comunque – impegnati a dare il meglio di sé. Lo ha sottolineato Alberto Grego, Amministratore Unico di Office Automation che ha salutato i suoi ospiti ricordando: ”abbiamo accettato subito di sostenere questo evento. Da quando ci siamo trasferiti nella nuova sede, abbiamo sempre cercato di caratterizzarci per le sperimentazioni culturali che possono diventare, come in questo caso, una occasione preziosa per confrontarci e per creare, reciprocamente, stimoli e spunti di innovazione” .
E’ una storia che nasce da lontano e che, a pensarci bene, caratterizza molte famiglie di imprenditori, in tutto il mondo. L’”America”, quella che era, quella che è, quella che sarà, ne è una testimonianza ed è per questo che agli attori del Teatro Impiria e alla loro “America” ricca di testimonianze attuali è andato l’applauso incondizionato e affettuoso del pubblico.