NEWS. FTSE MIB AL BIVIO?

Analisi elaborata da Pietro Paciello Socio Ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.com direttore UpTrend Advisory www.uptrend.it

FTSE MIB al bivio?
Scritto da Pietro Paciello
Mercoledì 12 Febbraio 2014
Almeno nell’immediato il Ftse Mib potrebbe essere arrivato e in caso di chiusure al di sotto dei 19.850 punti, supporto dinamico di breve, l’indice potrebbe scivolare nuovamente verso i 19.000 prima e i 18.700/18.650 in seguito.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata da Davide Pantaleo a Pietro Paciello, analista finanziario di Uptrend Advisory.

Quest’oggi l’indice Ftse Mib ha dapprima superato i massimi di gennaio in area 20.170, salvo poi tornare al di sotto di questo valore. Come valuta l’attuale situazione del mercato e quali sono le attese nel breve?

L’analisi del Ftse Mib

L’indice Ftse Mib si è spinto fino ad un massimo in area 20.250 punti, sostanzialmente a ridosso del target che aveva segnalato nelle scorse settimane in area 20.300/.20.350. Non dimentichiamo che Piazza Affari è ben lontana dai massimi assoluti rispetto ad altri mercati, ma ritengo che almeno nell’immediato il Ftse Mib potrebbe essere arrivato.
Da segnalare che in caso di chiusura al di sotto dei 19.850 punti, supporto dinamico di breve, l’indice potrà scivolare nuovamente verso il basso in direzione di 19.000 prima e dei 18.650/18.700 in seguito, scendendo così poco al di sotto dei recenti minimi.

Alla luce dei recenti movimenti, quali indicazioni ci può fornire sul settore bancario? A quali titoli consiglia di guardare in particolare ora?

Strategie su alcuni bancari

Nell’ultima ora di contrattazioni c’è stata non poca pressione sui bancari, ma vorrei segnalare l’andamento brillante di Intesa Sanpaolo che ha toccato con precisione chirurgica la fascia superiore di un canale rialzista in cui si muove da luglio dello scorso anno. Dopo aver toccato i 2,16 euro, il titolo ha ritracciato un po’ e ritengo che ci siano ora le condizioni per assistere ad un ritracciamento che potrebbero portare le quotazioni verso i 2,05/2,04 euro. Alla luce di quanto appena detto ritengo che il titolo sia da mollare ora.

Rispetto a Intesa Sanpaolo, Unicredit era salito molto più prima e nelle ultime sedute ha decelerato, ma ritengo che ci siano margini per ulteriori rialzi in direzione dei 6,4 euro. Fino a quando il titolo non scenderà al di sotto dei 5,5 euro sarà da mantenere in portafoglio, ma segnaliamo che tanto Unicredit quanto Intesa Sanpaolo sono molto vulnerabili in quanto strettamente legati all’andamento del Ftse Mib.

Come valuta l’impostazione di STM che si è spinto al di sopra dei 6 euro? Consiglierebbe l’acquisto del titolo?

Indicazioni operative su diverse blue chips

Molto bella l’intonazione di STM che si può ancora acquistare, segnalando un primo sostegno a 6,1 euro e un supporto successivo a 6 euro. In caso di pull-back proprio in area 6/5,95 euro, consiglierei di acquistare con stop molto stretto e target potenziale a 7,3 euro.

Qual è il suo giudizio invece su Telecom Italia? Ci sono ancora margini di crescita per il titolo?

Telecom Italia evidenzia delle buone dinamiche tecniche e sono abbastanza confidente che le quotazioni in un modo o nell’altro possano arrivare intorno all’area 0,94/0,95 euro. Dal punto di vista squisitamente tecnico l’impostazione del titolo è long e tale rimarrà fino a quando non si scenderà al di sotto di 0,81 euro.

Ci sono altri temi interessanti da seguire a Piazza Affari?

Mi piace abbastanza Generali che ha dato vita ad una reazione tecnica molto efficace dopo una divergenza rialzista culminata con il minimo in area 15,5 euro. Il titolo potrebbe salire ancora in direzione dei 16,8 euro per il momento, ma l’inversione di cui parlava prima sembra destinata ad avere profondità, compatibilmente con l’evoluzione dell’indice di riferimento.
Un segnale di momentaneo rallentamento della dinamica in corso lo avremo in caso di chiusura al di sotto dei 16,2 euro.


Vorrei segnalare ENI che presenta un perfetto doppio minimo in area 16,2 euro, con target di brevissimo a 17,3 euro, il raggiungimento della quale dovrebbe far flettere un po’ il titolo.

Uno sguardo anche Saipem su cui oggi siamo entrati in acquisto. Segnalo un supporto dinamico particolarmente valido interessante a 15,75 euro e ritengo che il titolo possa raggiungere abbastanza facilmente i 17,75 euro, ma il target reale che mi prefiggo è sempre la chiusura del famoso gap a 19,75 euro, per cui c’è ancora un’interessante spazio al rialzo per Saipem.