Expo: al via il tavolo di
coordinamento |
«Quello che si è appena aperto sarà un anno cruciale per Expo, in cui si intensificheranno le azioni sia per la realizzazione delle infrastrutture necessarie che per la promozione dell’evento, per questo verrà costituita in Regione Lombardia una cabina di regia, con un tavolo che si riunirà tutte le settimane e coinvolgerà tutti i soggetti interessati a Expo». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando l’iniziativa ‘Ri-partiamo da Expo’.
CABINA DI REGIA
«Questo tavolo di coordinamento – ha precisato il presidente della Regione Lombardia – è importante, per avere un costante scambio di informazioni sulle iniziative in corso e per affrontare eventuali criticità che dovessero presentarsi, perché non possiamo perdere nemmeno un giorno, altrimenti rischiamo di andare oltre il termine ultimo del 1 aprile del 2015. Il tavolo si riunirà ogni lunedì, per coordinare al meglio il lavoro tra tutti i soggetti interessati: Comune e Provincia di Milano, Regione Lombardia, Società Expo, Padiglione Italia e Governo».
VIE D’ACQUA, TEMA PER TAVOLO EXPO
«Il primo tema che il tavolo per Expo affronterà – ha chiarito il presidente Maroni – sarà quello delle vie d’acqua, viste le proteste giunte in queste ultime settimane da alcuni gruppi, che ritengono che il progetto non debba essere realizzato. Personalmente sono favorevole a realizzare le vie d’acqua, ma, se qualcuno solleva delle criticità, voglio esaminarle e capire se solleva un problema reale o meno, per cui valuteremo queste criticità e, se ci sono problemi reali da risolvere, li affronteremo e li risolveremo. Come faremo con ogni altra criticità che incontreremo».
PATTO PER EVENTO MAFIA FREE
«A Milano, in Prefettura – ha annunciato il presidente – ci sarà un incontro per la sottoscrizione del piano ‘Mafia free’ con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, Regione Lombardia, Comune di Milano e Società Expo».
«Questo evento – ha chiarito Maroni – era già in programma a dicembre, ma non si era potuto tenere». |
|
|
Roma: la Città della Scienza nell’ex caserma Reni |
Un pezzo di Roma cambia volto e guarda all’Europa, alle cattedrali metropolitane della scienza e dell’arte come il Beaubourg parigino o il Technikmuseum di Berlino. L’ex caserma Guido Reni, zona Flaminio, II Municipio, sarà la sede della Città della Scienza: «un centro di rilevanza internazionale», spiega una nota del Campidoglio, «in grado di accogliere, esporre e rendere accessibile al grande pubblico il sapere scientifico e tecnologico in tutte le sue evoluzioni e articolazioni, nonché di promuovere la conoscenza scientifica, di sperimentarla e di diffonderla». Accanto sorgeranno spazi pubblici, alberghi, negozi, alloggi sociali. 51mila metri quadri da “rigenerare”, un quartiere che cambia identità e diventa il più esteso polo culturale cittadino. Presentato dal sindaco Ignazio Marino e dall’assessore Giovanni Caudo (Trasformazione Urbana) , è il primo intervento urbanistico di grande respiro dell’attuale amministrazione capitolina. Presenti alla conferenza stampa anche il presidente del II Municipio, Giuseppe Gerace, e il direttore della Cassa Depositi e Prestiti Marco Sangiorgio.
E’ «un sogno coltivato per oltre un terzo di secolo -, ha detto il Sindaco -. Un museo contemporaneo della scienza, analogo a quelli presenti in altre capitali europee». Le linee generali del progetto: dei 51mila metri quadri che formano l’area |
d’intervento (con 72mila mq. di nuovi edifici), 10mila di superficie fondiaria saranno occupati dalla Città della Scienza. Ci saranno poi 200 residenze private per 27mila metri quadri; 70 alloggi sociali (6mila metri quadri di superficie costruita), spazi commerciali (5mila) e strutture ricettive (5mila). 14mila metri quadri, infine, la superficie effettiva (fondiaria) destinata ad attrezzature pubbliche. I ricavi delle parti messe a reddito finanzieranno l’intervento, senza costi aggiuntivi per il Campidoglio. L’operazione è condotta da Roma Capitale con l’Agenzia del Demanio (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e coinvolge il fondo immobiliare della Cassa Depositi e Prestiti (Investimenti SGR).
Gli obiettivi: «offrire nuovi servizi ai cittadini -, spiega sempre la nota di Roma Capitale, – e mettere a disposizione della città una struttura che vuole essere un contributo alla sua crescita economica, sociale e culturale». A questo fine il progetto dedica ampio spazio alle connessioni tra il nuovo e l’esistente: tra il complesso della Città della Scienza con le sue pertinenze e l’Auditorium, il Maxxi, lo Stadio Flaminio, il Palazzetto dello Sport, il Villaggio Olimpico. La variante urbanistica che introduce l’intervento, ha sottolineato l’assessore Caudo, «guarda alla dimensione urbana del luogo e non solo al singolo progetto». |
|
|
|
|
Mercato immobiliare alle corde per colpa del fisco |
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: «i dati sul mercato immobiliare sono impressionanti e parlano da soli: da dopo la smodata rivalutazione delle rendite catastali e la conseguente tassazione, il mercato non si è più ripreso. Oggi è alle corde: i prezzi delle vendite giudiziarie sono a più del 100 per cento in meno rispetto ai valori Omi dell’Agenzia delle Entrate; il confronto tra canoni reali e valori locativi erariali, è anche peggio. La tassazione degli immobili, solo degli immobili e solo di quelli della proprietà diffusa, continua a condizionare in modo decisivo una ripresa del settore, che in questo momento non dà alcun segnale in questo senso. La revisione della pasticciata Tasi, invocata da forze politiche governative che chiedono un confronto serio e che ringraziamo, va nella giusta direzione, s’impone. Ma decisivo, allo scopo, è ripristinare una minima convenienza dell’affitto: solo attraverso quest’ultima potrà tornare l’investimento in immobili, ora limitato all’acquisto della prima casa e comunque marginalmente, mentre l’emergenza abitativa aumenta giorno per giorno. Auspichiamo che le forze politiche di maggioranza e di opposizione siano unite in questo obiettivo e che, nel comune interesse, in questo senso si esprimano. A tutti, e a tutto il Governo in particolare oltre che alla presidenza del Consiglio, chiediamo di sostenere lo sforzo innovativo che il ministro Lupi ha allo studio. Solo se questa iniziativa ministeriale andrà a buon fine in tutta la sua potenzialità, si darà all’immobiliare quello shock del quale esso ha bisogno urgente perché la fiducia ritorni». |
|
|
|