NEWS. Oltre 11.500 visitatori per la seconda edizione di Agriturismoinfiera a Milano

Un successo per la rassegna dedicata alle aziende agrituristiche italiane a Milano sabato 18 e domenica 19 gennaio

Oltre 11.500 visitatori per la seconda edizione di Agriturismoinfiera

Tanto divertimento, prodotti tipici, il meglio dell’enologia e tanta offerta green sono stati il mix giusto per gli oltre 11.500 visitatori che nel weekend (18-19 gennaio) hanno partecipato alla seconda edizione di Agriturismoinfiera, nel parco delle Esposizioni di Novegro, a Milano. Protagonisti indiscussi gli agriturismi italiani che grazie alle degustazioni e alle offerte turistiche hanno permesso ai tanti visitatori di acquistare prodotti e prenotare direttamente la prossima vacanza scegliendo tra il mare, la montagna o la collina.

Una due giorni dedicata anche ai più piccoli che hanno potuto nell’Agri -Fattoria incontrare dal vivo e interagire con asini, lama, maialini, caprette, galline, pony e addirittura con rapaci.

Tanti laboratori proposti a grandi e piccoli per riscoprire usi e costume di una vita fatta di semplici gesti in armonia con la natura.

Imperdibili poi gli spettacoli nel Green Carpet come i balletti a impatto zero delle danzatrici di Cafelulé e la coinvolgente animazione di New Crazy life con il suo spettacolare musical.

“Il nostro ringraziamento va ai tanti espositori che hanno abbracciato con noi il progetto, nonostante fossimo alla seconda edizione, e che hanno presentato le loro strutture e i loro prodotti con tanta passione e professionalità. – spiegano soddisfatti Lorenzo Croci, Stefano Lamberti e Alessandra Aspesi di Tec Srl – Tutto questo ci spinge a continuare il nostro percorso di valorizzazione perché il successo di Agriturismoinfiera è il frutto della multifunzionalità che da sempre contraddistingue le nostre strutture italiane: dalle fattorie didattiche, alla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino, alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. Un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e donne e che per queste caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”.