NEWS. INDICE IFIIT NOVEMBRE

Indice IFIIT di Febbraio elaborato da Paolo Gila, socio ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.eu IFIIT INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica INDICE DI NOVEMBRE 2013 ( RILEVAZIONI OTTOBRE )

INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica

I M R

IFIIT MONTHLY REPORT

INDICE DI NOVEMBRE 2013 (RILEVAZIONI OTTOBRE 2013)

Pubblicazione 10          NOVEMBRE 2013

Numero di sintesi:

31,80

“L’impresa è per eccellenza il luogo dell’innovazione e dello sviluppo”

– Joseph A. Schumpeter –

1) I DATI

Quadro di sintesi dei dati rilevati nel mese

  • Ulteriore frenata dell’Indice Ifiit nel mese di novembre, che cala dai 32,10 punti del mese di ottobre agli attuali 31,80.
  • Viene dunque bucata al ribasso la soglia dei 32 punti, a conferma che solo poco meno di un terzo delle realtà imprenditoriali ha in animo di implementare progetti innovativi di sviluppo a breve termine.
  • La maggior parte della platea imprenditoriale rimanda gli investimenti in innovazione, confermando un atteggiamento di prudenza in attesa di maggiori e più numerosi segnali a conferma della potenzialità della ripresa.
  • Crescono le attenzioni degli imprenditori piccoli e medi verso le opportunità estere di sviluppo dell’attività, anche attraverso progetti di delocalizzazione strutturata.
  • Gli imprenditori del campione di Ifiit continuano a lamentare scarsità di risorse finanziarie da parte del sistema bancario a sostegno dello sviluppo, ma tendono a confermare la necessità di uno scatto d’orgoglio per affrontare e superare le difficoltà attuali, che sono soprattutto politiche, fiscali  e burocratico-normative.
  • Ai primi posti della classifica regionale della propensione agli investimenti si trovano la Lombardia, il Veneto e il Lazio.
  • Resta alta e superiore alla media la propensione ad investire in innovazione tecnologica nei settori della meccanica fine, dei trasporti, della sicurezza e dell’energia. In recupero la moda.
  • Nella media i comparti bancario-assicurativo, il tessile-arredo e la meccanica tradizionale. In calo il siderurgico e gli elettrodomestici.
  • Al di sotto della media dell’indice generale il commercio tradizionale al dettaglio, l’edilizia e gli studi professionali.

2) IL COMMENTO

Dal Distretto locale al Nodo di rete globale

E’ in atto una trasformazione del tessuto produttivo italiano, che viene confermata sia dalle interviste agli imprenditori del campione di Ifiit e sia dagli esperti del Focus group che vengono coinvolti nella interpretazione dei dati e delle tendenze. Il cambiamento riguarda non tanto e non solo le filiere produttive, che si sono internazionalizzate e che hanno sposato il processo di globalizzazione. Un aspetto significativo e degno di nota riguarda lo sviluppo dei distretti industriali, che sono piuttosto numerosi nel nostro Paese e che contraddistinguono l’attività di diverse regioni. In sostanza, come indicato nel titolo, i distretti industriali di stampo locale si stanno modificando in Nodi di Rete globale. In alcuni casi la rete di fornitori e di sub-fornitori di alcune realtà distrettuali (soprattutto quelle più avanzate come ad esempio il biotecnologico e il meccatronico) possono vantare una rete di relazioni ormai disseminata lungo i cinque continenti. Società biotech lavorano contemporaneamente con Centri di ricerca statunitensi, giapponesi e israeliani, acquistano materiale che proviene dalla Cina e si servono di servizi di telecomunicazione collocati in India piuttosto che in altri Paesi remoti. Per alcune aziende, in Italia ci sono i “cervelli” che hanno fondato l’attività, mentre anche i capitali – diretti o indiretti – provengono dall’estero. Il cluster di aziende che intorno a una certa idea o a una determinata attività si è creato in un luogo rappresenta una forma più avanzata della realizzazione di un polo territoriale di conoscenze e di modalità di ricerca e di produzione che sono dislocate in ogni dove. Questo fenomeno è “in fieri” in diversi comparti e vale la pena di osservarlo: si presenta soprattutto nelle imprese ad altissimo e ad alto valore aggiunto, come quelle che fanno parte dei settori più avanzati della ricerca e dell’innovazione, ma siamo certi che questa logica di condivisione partecipativa diffusa possa andare ad incrementare il valore della cooperazione globale tra imprese chiamate a loro volta a competere su un mercato sempre più ampio. Sembra un controsenso o un paradosso, ma non lo è: si tratta invece di un processo nuovo, interessante ed emozionante, che potrebbe spingere verso ulteriori e affascinanti sviluppi. In questo contesto si inquadra anche la novità dei “makers”, le nuove forme di imprenditoria globalizzata, in grado di poter stampare a distanza secondo le tre dimensioni, in grado di favorire il contatto remoto tra progettisti, designer, produttori e operatori interessati alle nuove forme di manifattura. Anche i distretti della moda sono e saranno maggiormente impattati dalla rete delle relazioni globali, che indurranno a trasferire verso periferie pro-attive gran parte delle lavorazioni non solo manuali ma anche concettuali. In questa complessa e articolata segmentazione della filiera ideazione-progettazione-produzione. Un tempo la filiera dell’artigianalità made in Italy era giocata in casa, su base territoriale. Ora anche questa stereotipata convinzione dovrà essere rivista, anche perché l’innovazione si farà fuori dall’azienda e dai distretti. E anche questo sarà un passaggio epocale.

  • Ifiit è un marchio registrato a livello comunitario
  • IMR – Ifiit Monthly Report è coperto da Copyright dal 2007

Ifiit è l’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica, accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione.

Ifiit Monthly Report è una sintesi di un’attività di ricerca sulla fiducia in investimenti tecnologici che mensilmente viene effettuata su un campione qualificato e rappresentativo dell’economia italiana.

Lo staff di Ifiit si avvale di un Focus Group, costituito in prevalenza da operatori qualificati e da esperti accademici, per l’interpretazione dei dati e delle tendenze. Per le sue caratteristiche di indice di fiducia, Ifiit si presta ad essere consultato anche come strumento previsionale dei cicli economici.

Indice Ifiit Via Pisanello 8 20146 Milano

Supervisor Paolo Gila